E’ ufficiale: dopo il voto di domenica 12 e lunedì 13 febbraio gli eletti in Consiglio regionale nel territorio della provincia di Brescia sono dieci, tre di Fratelli d’Italia (Carlo Bravo, Barbara Mazzali, Diego Invernici), due della Lega (Floriano Massardi e Davide Caparini), uno di Forza Italia (Simona Tironi), due del PD (Emilio Del Bono e Miriam Cominelli), uno del Movimento 5 Stelle (Paola Pollini) e uno di Azione–Italia Viva (Massimo Vizzardi).

I non eletti camuni hanno in gran parte già espresso la loro gratitudine a chi li ha sostenuti. Esce di scena dopo 5 anni da consigliere regionale il leghista Francesco Ghiroldi, che il giorno dopo gli esiti, appreso di non essere stato rieletto, ma di aver ricevuto 3.103 preferenze (il quarto per numero di voti in casa Lega a Brescia), ha scritto: “È stata una bella, brevissima e strana competizione elettorale. Ringrazio coloro che mi hanno votato e sostenuto. La mia campagna elettorale è stata semplice, con il solo appoggio della gente comune, dei militanti leghisti, trasparente e senza compromessi, come da sempre è mia abitudine. Questo, non sempre paga, ma a mio parere, in anni in cui la politica non appassiona più, bisogna sforzarsi di essere coerenti, altrimenti allontaneremo ancora più gente. In questi ultimi 5 anni, in Regione, ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per il mio territorio e sono orgoglioso delle battaglie storiche che abbiamo vinto” A Piancogno, suo paese di residenza del quale è stato anche sindaco, il 58enne Ghiroldi ha preso 629 preferenze su 1.804 votanti.

Da Bienno Massimo Maugeri non può che ritenersi soddisfatto. La sua “prima volta” è andata più che bene, poiché ha totalizzato 4.902 voti, non sufficienti per entrare in consiglio regionale ma comunque utili come punto di partenza per la futura carriera politica. L’ex sindaco di Bienno e assessore in Comunità Montana si era candidato con Forza Italia, nella lista capitanata da Simona Tironi, che, appunto, sarà nella maggioranza. “Sappiamo tutti che la politica camuna ha fatto altre scelte (il riferimento è al sostegno dato a Caparini, ndr), ma non sono stato lasciato solo: mi sono sempre sentito apprezzato e sostenuto da tantissima gente” ha scritto Maugeri affidando il suo pensiero ai social. “Questa volta ho deciso di andare controcorrente, ho deciso di metterci la faccia e di dare la possibilità alla mia gente di rinnovare la nostra classe politica. Il mio paese, Bienno, mi ha sostenuto (1.356 voti per lui su 2113 votanti), raggiungendo la percentuale più alta di tutta la provincia in termini di affluenza, e il record assoluto per il partito che mi ha candidato (69,20%). Diversi i paesi in Valle che mi hanno visto come il più preferenziato” ha sottolineato il 49enne, dichiarando: “Ora in Valle, a seguito di questo risultato personale, Massimo Maugeri non è più solo l’ex Sindaco di Bienno, ma una figura politica nuova, che ha dimostrato di avere il suo consenso”.   

Un’altra figura politica emergente potrebbe essere, pur nelle fila di un Pd che in Valle non ha dimostrato di sapersi fare spazio tra i partiti della coalizione di centrodestra, Mattia Peluchetti. Anch’egli nuovo volto, capogruppo dell’opposizione al Comune di Sellero, con alle spalle un’esperienza come responsabile organizzativo dei Giovani Democratici di Brescia, classe 1991, ha dalla sua 2007 preferenze, nella lista con a capo il più votato in assoluto del bresciano, ovvero Emilio Del Bono. “La sconfitta è stata netta e avremo modo di parlarne con calma più avanti” esordisce Peluchetti sulla sua pagina Facebook “Oggi però voglio ringraziare i 2007 bresciani che hanno scelto di scrivere il mio nome sulla scheda permettendomi di ottenere un risultato personale buono e sinceramente inaspettato. Grazie ai miei 180 concittadini che mi hanno permesso di essere il candidato più preferenziato nel comune di Sellero. Grazie al lavoro del PD Vallecamonica che ha portato preferenze da tutti i comuni della Valle, dove sono stato il candidato più preferenziato del centrosinistra, con risultati sorprendenti come quelli di Darfo, Capo di Ponte e Breno”.

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