(Foto d’archivio Cnsas)

La speranza di trovare Fabio Ferrari ancora in vita si è definitivamente spenta nel pomeriggio di martedì, quando il suo corpo è stato trovato in un canalone in una zona impervia.

Il runner di 55 anni di Provaglio d’Iseo risultava disperso da domenica nella zona di Bovegno, in Val Trompia. I soccorritori hanno perlustrato tutta l’area senza sosta, fino al tragico rinvenimento, avvenuto attorno alle 16:00 del 30 gennaio, nei pressi di Baita di Prada, poco sotto il monte Muffetto e i Corni del Diavolo, una zona molto impervia.

Ferrari era partito come era solito fare per una corsa in solitaria domenica mattina. La sua auto è stata trovata parcheggiata a Graticelle, frazione di Bovegno. Verso le dieci l’ultima chiamata alla moglie. Che nelle ore successive non l’ha più sentito, nonostante abbia ripetutamente provato a rintracciarlo, fino a quando non ha deciso di lanciare l’allarme al 112.

La macchina delle ricerche si è mossa immediatamente e ha proseguito le operazioni fino a questo pomeriggio, quando uno dei gruppi composto dai Carabinieri forestali, Soccorso alpino, Vigili del fuoco, Guardia di finanza e volontari della Protezione civile con l’unità cinofila ha trovato il suo corpo esanime in un canalone. Ferrari sarebbe precipitato per un centinaio di metri.

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