Gli avvocati difensori Luigi Frattini e Mario Nobili hanno chiesto e ottenuto al Gip un rinvio dell’udienza preliminare che si è aperta mercoledì mattina nei confronti del loro assistito Giovanni Mazzoli, ex primario di oculistica dell’Ospedale di Esine, che si trova agli arresti domiciliari da giugno con l’accusa di concussione, peculato, truffa ai danni dello Stato e indebita induzione a dare.

L’obiettivo degli avvocati difensori è quello di provare a trovare un accordo di risarcimento del danno con l’azienda ospedaliera di Vallecamonica, l’Asst, arrivando alla prossima udienza, fissata per il 27 marzo, con una situazione già definita.

Al momento dell’esecuzione dell’ordinanza cautelare, al primario erano stati sequestrati beni per 500mila euro. Mazzoli era stato sospeso dall’incarico e nelle settimane successive si era dimesso.

Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite da Carabinieri e Procura era emerso che il medico si faceva pagare tra i 500 e i 700 euro dai pazienti per garantire loro un’operazione chirurgica agli occhi, ovvero per inserirli direttamente in cima alle liste d’attesa del servizio sanitario nazionale, saltando così le code. Tra le accuse anche quella di aver certificato il falso nel rinnovo di patenti di guida. Gli episodi contestati al medico camuno sarebbero oltre 45.

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