Anche le attività di otto Comuni della Vallecamonica che hanno sul proprio territori degli impianti sciistici potranno partecipare al secondo bando emesso dalla Regione Lombardia a favore di quelle imprese che, causa misure di contenimento anti-Covid, hanno subìto un calo nei propri affari.

Massimo Sertori, assessore regionale alla Montagna, Enti locali e Piccoli Comuni, ha dato la notizia, annunciando che le risorse residue sono pari a 9.652.765 euro. Per accedervi, bisognerà compilare a partire dal 31 marzo l’apposito bando esclusivamente tramite il sito www.bandi.regione.lombardia.it.

I beneficiari sono tutte quelle attività la cui sede operativa si trova all’interno di Comuni con comprensori sciistici: potranno ottenere risorse, ad esempio, alberghi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere, case ed appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale, residence (foresterie e locande), aree di campeggio ed aree attrezzate per camper e roulotte. Comprese anche le agenzie di viaggio ed i tour operator (inclusi i consorzi turistici), ma anche gelaterie e pasticcerie, bar ed altri esercizi simili senza cucina, nonché i noleggi di attrezzature sportive e ricreative.

Il requisito formale consiste nel calo del fatturato pari almeno al 30%, con riferimento al periodo compreso tra il 1° novembre 2020 ed il 30 aprile 2021 rispetto allo stesso periodo della stagione sciistica 2018-2019, da autocertificare al momento della presentazione della domanda. Sessanta i Comuni lombardi interessati da questa misura, sparsi lungo sette province: come detto, otto sono camuni, ovvero Angolo Terme, Artogne, Borno, Breno, Corteno Golgi, Pisogne, Ponte di Legno e Temù.

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