A trovare il suo casco, ai pendii sotto lo spigolo sud della Presolana (trasportato a valle da una slavina), è stato un passante, sabato mattina. Ai tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso Alpino, allertati dalla segnalazione, è bastato poco per capire che apparteneva a Claudio Ongaro, il 40enne delle Fiorine di Clusone di cui si erano perse le tracce dal 5 ottobre.

Quel giorno l’uomo, dipendente delle Fonti Pineta, era uscito di casa per un’escursione al Passo della Presolana dopo il lavoro: la famiglia, non vedendolo rientrare a casa, aveva lanciato l’allarme, attivando le ricerche che, per un paio di settimane, avevano visto in campo un centinaio di persone e l’utilizzo di varie tecnologie.

L’ultimo avvistamento era stato fatto da un fungaiolo, che era partito con lui dal passo, sul sentiero che va ai Cassinelli. Il ritrovamento del casco ha permesso ai tecnici di tornare nei luoghi perlustrati più di cinque mesi fa: domenica mattina, dopo aver valutato il flusso dei distacchi che hanno portato a valle il casco ed effettuato la bonifica dell’area sopra il luogo del ritrovamento, risalendo il canale, hanno trovato il corpo.

Si è così proceduto al recupero, anche tramite l’elicottero della Guardia di Finanza. Ongaro lascia la moglie Chiara, il figlio di undici anni ed i fratelli Diego (parroco di Pedrengo) e Marco. La salma è stata composta nella chiesetta dei Morti Nuovi; i funerali si terranno martedì alle ore 15:00 nella chiesa parrocchiale delle Fiorine.

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