A quasi cinque anni dal terribile incendio doloso su cui stava indagando l’Antimafia di Brescia, per la Valcart di Rogno giunge un altro duro colpo. Nella mattinata di giovedì la Guardia di Finanza ha infatti eseguito quattro misure cautelari ed il sequestro di circa 450mila euro: in carcere sono finiti i fratelli Sergio e Vincenzo Bava (il primo amministratore di fatto dell’azienda) e Paolo Giannetta, informatico; ai domiciliari, invece, Antonio Marcone, dirigente di Enel, accusato di aver incassato tangenti per far vincere gare pubbliche all’azienda.

Stando alle indagini sarebbe emerso un sistema per cui la Valcart si sarebbe aggiudicata appalti per oltre dodici milioni di euro, banditi da Enel Distribuzione: alcune riprese effettuate dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia avrebbero mostrato un dipendente di E-Distribuzione (estranea alla vicenda) ricevere, durante degli incontri ad un casello autostradale, oltre 70mila euro in contanti.

Inoltre Giannetta avrebbe effettuato l’accesso abusivamente al sistema informatico di Terna, per visionarne le offerte e riferirle all’azienda di Rogno. Tra gli indagati, anche Roberto Albertinelli, socio di maggioranza e consigliere delegato.

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