Si è tenuta pochi giorni fa a Borgo Glazel a Piamborno una charity dinner, con uno scopo molto nobile: raccogliere fondi per la ricerca scientifica sui tumori, in particolare quelli che colpiscono la componente maschile. La raccolta è dichiaratamente orientata a questo, con l’obbiettivo di far progredire la ricerca, ma non solo. Maggior rilevanza al momento della spartizione dei proventi verrà data per lavorare sulla prevenzione dei tumori, la quale è attuata molto meno meticolosamente dagli uomini che dalle donne. Un dato dal quale arriva la decisione di dedicare questo progetto alle persone di sesso maschile.

Le associazioni a capo di questa serata a sfondo benefico erano: la delegazione di Brescia della Fondazione Umberto Veronesi, il Rotary Lovere Iseo Breno e Confindustria Brescia, che insieme hanno dato vita a questa idea che prenderà il nome di Sam, acronimo di salute al maschile. Alla serata hanno presenziato oltre alle organizzazioni sopra riportate anche personalità del mondo imprenditoriale, dell’associazionismo e delle professioni di tutta la Valcamonica.

In particolare a prendersi la briga di salire sul palco e condurre la serata sono stati Paolo Veronesi, figlio di Umberto, creatore della Fondazione, la responsabile della neonata (da poco più di un anno) delegazione bresciana della stessa, Raffaella Franzoni, il coordinatore del comitato di zona di Confindustria Brescia, Giovanni Spatti, che è anche colui che ha ideato la serata, e infine il vicepresidente del Rotary Daniele Forloni.

Molto significative soprattutto le parole di Veronesi che ha dichiarato: “La ricerca in campo oncologico è andata molto avanti, ma ora è il momento di focalizzarsi sulla prevenzione maschile, perché le donne sono abituate a farla fin da ragazzine, è ormai assodata, ma gli uomini no, al punto che otto su dieci non hanno mai fatto una visita urologica. Una volta usciti dall’età pediatrica in tanti non vedono più nessun medico finché non stanno male. Con Sam vogliamo fare una campagna per far capire agli uomini l’importanza della prevenzione”.

La cooperazione di tutti queste importanti organizzazioni ha prodotto il risultato di lanciare un forte messaggio di sensibilizzazione sul tema, ora sta al genere maschile coglierlo e farne tesoro.

(Scritto da Giulio Frerini)

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