È arrivato il grande giorno: Saviore dell’Adamello, addobbato con strisce, palloncini e bandiere tricolore, accoglierà il Consiglio Nazionale dell’Ana Nazionale, con in testa il presidente Sebastiano Favero, in occasione della consegna del Premio nazionale Fedeltà alla montagna a Gianni Morgani, alpino del gruppo della frazione Valle.

I tre giorni di festa alpina iniziano oggi alle 17:00, con l’ammassamento al monumento di Saviore, l’alzabandiera e l’onore ai caduti e, a seguire, in municipio, il ricevimento delle delegazioni ospiti e il conferimento della cittadinanza onoraria all’Ana da parte del Comune di Saviore dell’Adamello.

Sabato mattina il ritrovo sarà alle 6:30 del mattino al campo sportivo di Saviore, per formare una colonna che raggiungerà malga Bos, con partenza da Fabrezza e arrivo in quota per le 10:30 per la visita all’alpeggio. Alle 13.30 all’agriturismo gestito dalla famiglia Morgani è in programma una degustazione. Sempre sabato, alle 18:00, onori al labaro nazionale, sfilata e alzabandiera in piazza Municipio e alle 19:00 nella parrocchiale la proiezione del filmato sull’attività di Gianni Morgani con presentazione del Premio Fedeltà alla montagna, seguito dalla cena e dalla notte tricolore.

Domenica si inizierà la giornata con la sfilata da località Cus a località Raseghe, cui seguirà la Messa con il coro Ana e alle 11:30 la cerimonia di consegna del 41esimo Premio Fedeltà a Morgani, con gli interventi delle autorità.

Si tratta di un premio annuale che viene assegnato all’alpino che ha operato per la difesa, valorizzazione e arricchimento dell’ambiente montano e della sua cultura, per evitarne il depauperamento e contribuire al mantenimento, alla prosperità e al potenziamento degli insediamenti umani in montagna. Gianni Morgani, di Valle di Saviore, è imprenditore ed è il titolare dell’azienda agricola con agriturismo “Il Ginepro” a Malga Bos, dove alleva, unico in Lombardia, gli yak e le vacche Highland.

Per l’occasione in oratorio a Saviore è stata allestita la mostra fotografica con i “Ritratti d’alta quota” di Emilio Ricci.

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