Quindici spettacoli nell’arco di due settimane, con il coinvolgimento di dieci istituti superiori: è il menù principale proposto dalla Settimana della Cultura Classica di Lovere, giunta quest’anno alla diciassettesima edizione, come sempre dedicata alla memoria di Onelia Bardelli, anima storica dell’iniziativa.

I giovani studenti e studentesse di alcune scuole tornano quindi ad essere protagonisti di una serie di eventi volti a promuovere la cultura classica e la sua diffusione, approfondimento e difesa, affinché sia veramente un riferimento imprescindibile per le giovani generazioni che intendono (e dovrebbero) capire il passato per interpretare il presente e progettare il futuro con consapevolezza.

Obiettivo delle due settimane è anche, però, quello di fornire ai giovani protagonisti un’occasione di incontro e di scambio tra realtà scolastiche di differente provenienza ma che lavorano sugli stessi temi della continuità tra mondo antico e moderno, utilizzando il teatro come strumento fondamentale di conoscenza.

Anche in questa edizione, quindi, il Teatro Crystal di Lovere sarà il palcoscenico dei progetti di teatro-scuola aventi per oggetto l’allestimento di opere classiche greche o latine, tragedie o commedie, ma anche riscritture di argomenti classici e l’allestimento di opere moderne che abbiano per oggetto i grandi temi di riflessione sull’uomo.

Il debutto questa mattina alle ore 11:00 con “Anfitrione”, a cura della compagnia Teatro Europeo Plautinio, mentre alle 20:30 le classi terza A e B del Liceo Artistico “Celeri” di Lovere porteranno in scena il “Decameron”.

I licei protagonisti saranno anche quelli di Massa (Massa-Carrara), Novara, Arona (Novara), Brescia, Pioltello (Milano), Altamura (Bari) e Cordenons (Pordenone). Presente anche il liceo classico Golgi di Breno che, nella giornata di domenica 21 aprile, proporrà “Le rane” di Aristofane (alle ore 20:30) e “Le supplici” di Eschilo (alle 21:30).

La Settimana della Cultura Classica proseguirà in autunno con una mostra a cura degli studenti del Celeri ed allestita all’Atelier del Tadini e con il progetto “Proiectura”, giunto alla terza edizione e che prevede un videomapping e giochi di luce sulla facciata dell’Accademia Tadini.

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