Il nuovo Dpcm impone più stringenti misure di contenimento che toccano anche la vita delle nostre comunità parrocchiali. La nostra diocesi è inserita nella zona cosiddetta rossa “di massima gravità e con rischio alto” pertanto, almeno per i prossimi 14 giorni a partire da oggi, saranno da rispettare alcune prescrizioni dettate dal Vescovo e dal Vicario Generale delle quali sono stati informati tutti i parroci.

La celebrazione delle S. Messa e delle Esequie non è toccata dal Dpcm. I fedeli potranno partecipare con l’autodichiarazione compilandola in ogni sua parte. Nel corso delle celebrazioni si raccomanda nelle chiese la scrupolosa applicazione di tutte le normative (distanziamento, sanificazione e la compilazione delle schede di controllo) e adeguata regolamentazione degli accessi. Ai ministri è fatto obbligo indossare la mascherina e di sanificare le mani prima di distribuire l’eucarestia.

Il Dpcm non vieta la celebrazione dei sacramenti (battesimi, matrimoni, prime confessioni, prime comunioni e cresime) quindi permane la possibilità di celebrarli naturalmente nel rispetto delle indicazioni già fornite precedentemente. Per le Cresime e le prime Comunioni il Vescovo ha diffuso una nota in cui sottolinea: “Vista la particolare situazione, è bene che il parroco valuti con il Consiglio Pastorale, i catechisti e i genitori circa l’opportunità di celebrare i sacramenti nelle date fissate nel mese di novembre o se rinviare a un altro periodo”. È fatto divieto ogni tipo di festa a margine della celebrazione.

Sono sospesi riunioni e incontri in presenza. Laddove è possibile il Vicario Generale ha chiesto che si proceda con la modalità a distanza. Accadrà anche per le riunioni dei sacerdoti. Sono sospesi i cammini di catechesi in presenza per bambini, ragazzi, adolescenti e adulti, come pure sono sospesi i ritiri. Sarà bene durante i giorni di sospensione delle attività chiudere l’oratorio al pubblico. In oratorio resta vietato ogni tipo di attività sportiva. Le sale della comunità restano chiuse. Il servizio bar e il servizio ristorazione degli oratori e delle parrocchie sono sospesi.

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