“La situazione in Lombardia è molto preoccupante, sia per quanto riguarda l’acqua a uso irriguo, sia per ciò che concerne i livelli dei laghi“: queste le parole con cui Massimo Sertori, assessore regionale alla Montagna, Enti Locali e Piccoli Comuni, ha descritto l’attuale situazione nella nostra regione relativamente all’emergenza siccità.

Continua a non piovere ed i livelli dei laghi lombardi sono sempre più bassi; inoltre sulle montagne non c’è più neve: rispetto allo storico, c’è il 61% in meno di risorsa idrica. Il Pirellone sta lavorando per salvare almeno il primo raccolto, stringendo accordi con i gestori idroelettrici per alimentare i laghi con le loro acque. Sul lago d’Iseo, ad esempio, fino a fine mese saranno riversati un milione di metri cubi di acqua.

Ma l’emergenza resta, ed i Comuni della Vallecamonica si sono mobilitati da settimane: ad oggi sono ancora dodici le amministrazioni che hanno emanato ordinanze anti-spreco, con due novità: a Losine ed a Capo di Ponte è stato deciso di chiudere gli acquedotti nelle ore notturne, dalle ore 22:00 alle 06:00.

A Capo di Ponte, in particolare, la sospensione dell’erogazione di acqua riguarda le frazioni di Cemmo e Pescarzo, via Gambarere, via Campivo e la parte dell’abitato del capoluogo alla destra orografica del fiume Oglio (via Vittorino Bona, via Marconi, via Sentieri, via Santo Stefano ed altre).

A Piancogno, invece, da una settimana è stato riattivato il pozzo di via Nazionale, i cui lavori sono conclusi, ma l’apertura delle rete nelle ore serali resta sotto valutazione dei tecnici a seconda del livello della vasca di approvigionamento.

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