La primavera è arrivata ma le piogge non sono previste nemmeno questa settimana. Una potente area di alta pressione condizionerà infatti buona parte della seconda metà del mese. La pioggia caduta martedì scorso, al massimo una quindicina di millimetri in provincia di Brescia, ha solo in parte lenito gli effetti della siccità, che sta interessando la nostra regione.

In Lombardia i dati del monitoraggio confermano che la situazione attuale di crisi idrica è analoga se non peggiore rispetto al 2022: mancano oltre 2 miliardi di metri cubi d’acqua e la risorsa idrica disponibile presenta un deficit del 60% rispetto ai valori medi del periodo. Lo scorso anno negli stessi giorni il deficit era del 57%. È il secondo inverno che nell’arco alpino non stazionano perturbazioni che apportano un consistente strato nevoso in montagna e pioggia in pianura.

Se nel 2022 l’emergenza è stata contingente, quest’anno si deve parlare di crisi strutturale. Non è nevicato, non sta piovendo, e si va verso l’estate con scorte vicine allo zero. Il ricorso alle autobotti, per rifornire soprattutto le frazioni montane, rischia di diventare inevitabile. Gli esperti raccomandano l’uso consapevole della risorsa acqua, per affrontare tutti insieme la siccità con consapevolezza.

Giovedì 23 marzo in Consiglio dei Ministri dovrebbe esserci all’ordine del giorno il decreto siccità e l’annuncio del Commissario destinato a gestire l’emergenza.

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