Sabato in alta Vallecamonica, al Passo del Tonale, si è svolta la seconda delle giornate addestrative rivolte ai soccorritori OSa (operatore di soccorso alpino) e TeSa (tecnico di soccorso alpino) della V Delegazione Bresciana. L’attività, che si è svolta in presenza degli istruttori del Cnsas, era improntata sulla progressione e il soccorso in ambito invernale.

Se la prima giornata aveva portato il Cnsas sulla cresta innevata che parte dal Passo dei Contrabbandieri, la seconda si è tenuta sul ghiacciaio Presena, con una formazione specifica dedicata all’utilizzo di una barella innovativa per il trasporto su neve.

Dalla parte introduttiva e teorica, si è passati all’esercitazione per iniziare a utilizzare gli strumenti necessari per individuare una persona sepolta da un ammasso nevoso. Quindi dall’Artva, il dispositivo elettronico ricetrasmittente indispensabile, da indossare correttamente sul petto prima di effettuare anche una semplice escursione invernale nella neve, per passare alla sonda e alla pala, da portare sempre nello zaino. Strumenti fondamentali dal momento in cui i tempi limite di sopravvivenza per una persona rimasta sotto a una valanga si aggirano tra i 10 e i 15 minuti.

Nelle prossime settimane ci saranno altri addestramenti sulle tematiche del soccorso in valanga e su cascate di ghiaccio.

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