Nella notte tra l’1 e il 2 dicembre in Valsaviore si sono verificati ben cinque smottamenti lungo la Provinciale 6 tra il Km 3+500 e il Km 5+000, in territorio di Cevo, in seguito a piogge abbondanti dopo un lungo periodo siccitoso. Un mese dopo, la strada che conduce agli abitati di Fresine, Ponte, Valle e Isola è ancora chiusa e bisogna obbligatoriamente percorrere la Provinciale 84, che da Demo porta a Saviore.

La parte alta del dissesto secondo le indagini geologiche presenta parecchie instabilità. Per questo, prima di rimuovere il materiale e mettere in sicurezza il pendio, i tecnici della Provincia stanno valutando la soluzione più idonea per almeno regimare tutte le acque superficiali, così da evitare nuovi smottamenti in futuro.

Nei prossimi giorni il settore viabilità della Provincia dovrebbe intervenire per liberare la carreggiata da sassi e ramaglie che ancora si trovano a terra e installare il semaforo per garantire almeno il transito a senso unico alternato.

L’ente, in accordo con il Comune di Cevo, posizionerà dei sensori nei punti più a rischio, che segnaleranno ogni minimo movimento, facendo scattare il rosso in entrambi i sensi di marcia se la situazione dovesse rendersi pericolosa.

Circa due milioni, per avviare le prime opere in attesa di ulteriori contributi da Regione, sono stati garantiti dal Broletto, anche su sollecitazione dell’Unione dei Comuni della Valsaviore e del consigliere in Provincia Giampiero Bressanelli. Ciò che si auspicano gli amministratori locali, continuamente alle prese con frane e smottamenti dovuti al dissesto idrogeologico a cui è soggetta la zona, non sono però soluzioni tampone temporanee, ma un intervento radicale e mirato.

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