Regione Lombardia lunedì 1 agosto ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione civile per chiedere lo stato di emergenza di rilievo nazionale per gli eventi accaduti in Lombardia, a partire dal 4 luglio 2022 e attualmente in corso, compresi quelli relativi all’alluvione di Niardo e Braone.

La notizia è stata diffusa poco prima che iniziasse l’assemblea della Comunità Montana e del Bim in programma lunedì sera. Per questo prima di iniziare la presidente dell’assemblea Lanzetti ha comunicato che era stato aggiunto un punto all’ordine del giorno. Infatti a sua volta la Comunità Montana ha scritto una lettera alla Regione, in appoggio alla richiesta di emergenza nazionale, in cui è sottolineato come tanti cittadini, volontari e soccorritori camuni si siano mobilitati da subito in un contesto di seria difficoltà.

L’assemblea ha ringraziato tutti gli enti che si sono attivati – dalla Provincia alla Regione – per far fronte alla grave emergenza e ha chiesto a tutte le forze politiche e istituzionali di attivarsi per far giungere ai Comuni colpiti (aggiunti anche Losine e Ceto) il giusto riconoscimento economico necessario a risarcire i privati. Il testo è stato sottoscritto dai tre capigruppo assembleari e approvato nel corso dell’assemblea.

La stessa in cui il sindaco di Niardo ha preso la parola per ringraziare tutti i colleghi sindaci per la vicinanza e le tante persone che da tutta la Valle sono accorse per aiutare le comunità colpite. Sacristani ha spiegato che la Regione ha già attivato cinque interventi di somma urgenza per circa 1 milione di euro, tre per ripulire dal materiale gli alvei dei torrenti esondati, uno per pulire le briglie del torrente Re e un altro per il Cobello. È stato stimato, ha detto il sindaco, che ci siano stati 5 milioni di danni ai torrenti e altri 5 alle infrastrutture. Su questo punto Sacristani ha chiesto l’aiuto di tutti, ribadendo che, senza il riconoscimento dello stato emergenza, tanti privati coinvolti, senza più una casa e un’attività non sapranno come fare a ripartire.

Nella lettera inviata a Roma, da parte sua, la Regione ha citato nel dettaglio i territori della Vallecamonica descrivendolo così: “Qui tra il 27 e 28 luglio il maltempo ha provocato l’interruzione di importanti arterie di comunicazione, tra cui la Ss 42, la linea ferroviaria Brescia-Edolo, la viabilità provinciale, nonché varie strade comunali. Durante l’evento circa 260 le persone evacuate a Niardo e 25 a Braone. Sono tutt’ora in corso le rilevazioni tecniche per le verifiche delle unità abitative coinvolte; a Niardo risultano compromesse decine di abitazioni e oltre 80 persone sono state evacuate”.

A ciò si promette di aggiungere, non appena terminata la fase di ricognizione, una relazione tecnica dettagliata relativa agli eventi occorsi e ai danni rilevati. I cittadini devono a loro volta dettagliare i danni subiti alle proprietà private e consegnare il tutto al protocollo del Comune di Niardo entro mercoledì 3 agosto.

Share This