Di acquedotti cosiddetti “colabrodo”, ovvero con perdite d’acqua notevoli ed assolutamente impensabili di questi tempi, se ne sta parlando da settimane. Se ne parla anche sul lago d’Iseo, dov’è c’è il Comune con la maggiore dispersione idrica, ovvero Sulzano, dove le perdite sono pari al 72,9%.

Per risolvere la situazione il Comune si è mobilitato da tempo: l’ultimo capitolo della vicenda riguarda l’invio di una mozione consiliare ad Acque Bresciane, società che è stata incaricata di realizzare l’acquedotto Santa Caterina, da cui partirà l’acqua potabile per Monte Isola.

Un progetto che risale al 2018, quando la società presentò al Comune una serie di interventi che, oltre all’acquedotto, prevedevano anche la riqualificazione della rete idrica del territorio: l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale era ridurre lo spreco al ritmo di riduzioni del 10% all’anno.

Ma, evidentemente, qualcosa non deve avere funzionato. Così Paola Pezzotti, sindaco di Sulzano, nella mozione inviata ad Acque Bresciane chiede di intervenire sull’ammodernamento dell’acquedotto, prima di “spostare la risorsa idrica verso altri Comuni”.

Dal canto suo, la società fa sapere che nel 2021 Sulzano ha registrato una perdita del 64%, ovvero 9 litri al secondo, con perdite anche sotto la massicciata ferroviaria, per cui si è già programmato un intervento. Acque Bresciane, inoltre, comunica che dal 2018 al primo trimestre del 2022 ha speso tre milioni di euro per Sulzano e quattro milioni per Monte Isola.

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