Il clima a Temù resta teso, in attesa della convocazione del Consiglio Comunale (che deve avvvenire entro il 14 dicembre) che decreterà il futuro dell’attuale Amministrazione. Un passo avanti è stato fatto nei giorni scorsi da Giuseppe Pasina, sindaco del paese, che ha deciso di replicare ai consiglieri di maggioranza che hanno depositato in Comune una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

Lo ha fatto tramite una lettera, in cui giudica “poco responsabile e corretto verso i cittadini” il loro gesto, e specifica di aver sempre lavorato in modo “regolarissimo e trasparente”. Tutto è cominciato un paio d’anni fa, ovvero da quando la Pro Loco locale è rimasta senza presidente e Pasina ha iniziato ad occuparsene, affiancando a questo incarico quello di primo cittadino.

Una situazione che non era piaciuta alla minoranza di “Autonomia e cambiamento”, che a luglio aveva depositato una mozione che fu votata anche da quattro consiglieri di maggioranza, aprendo così la crisi all’interno del Comune.

“Non è che non voglio dare spiegazioni”, prosegue Pasina, “ma non accetto accuse di questo tipo”. Nei giorni scorsi il primo cittadino ha revocato le deleghe ai quattro consiglieri di maggioranza, “per un principio di stabilità dell’Amministrazione”, ed ha aperto un tavolo anche con la minoranza per le richieste sulla Pro Loco.

Mentre Pasina spera in un passo indietro dei quattro consiglieri che hanno firmato la mozione di sfiducia, si attende una reazione da parte della minoranza, che ad oggi non si è ancora espressa, ed il cui voto sarà fondamentale per capire se l’Amministrazione potrà continuare a lavorare o se Temù sarà commissariato.

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