Volge al termine “Testimoni di fede, pace, libertà e giustizia”, ciclo di incontri che si sono svolti da gennaio con cadenza mensile all’Eremo dei Santi Pietro e Paolo di Bienno in collaborazione con le Fiamme Verdi, l’Ecomuseo della resistenza in Mortirolo, le Acli, il gruppo Dio cammina a piedi, la Cooperativa cattolico-democratica di cultura, l’Azione Cattolica, l’Ucid e Libera.

Il sesto e ultimo appuntamento è fissato per sabato 14 maggio, quando si approfondirà la figura del bresciano don Pierluigi Murgioni, che 50 anni fa, l’8 maggio del 1972, venne arrestato e rinchiuso in carcere oltre cinque anni e mezzo, senza processo, subendo anche feroci torture.

Il titolo dell’incontro è “L’annuncio del Vangelo in una situazione di dittatura militare”, ovvero l’Uruguay. Don Pierluigi venne poi rilasciato ed espulso dal Paese grazie all’interessamento della Santa Sede e del Pontefice in persona, Paolo VI (che l’aveva ordinato sacerdote il 3 luglio 1966 nella basilica di S. Pietro), del Governo Italiano e della Chiesa bresciana.

Interverranno dalle ore 15:00: Juan Baladàn Gadea, musicista uruguayano, prigioniero politico per oltre tredici anni, alcuni dei quali trascorsi nello stesso carcere in cui era rinchiuso don Pierluigi; don Saverio Mori, compagno di seminario, di missione e, per alcuni giorni, anche di prigionia di don Murgioni; Pino Murgioni, fratello di Pierluigi Murgioni; Anselmo Palini, autore di un libro (editrice Ave) su Pierluigi Murgioni.
Nel corso dell’incontro alcuni brani dalle lettere di Pierluigi Murgioni saranno letti da Giacomo Taddei.

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