Compravano farmaci oppiacei e benzodiazepine con ricette false, usando le droghe per sé o spacciandole. Un gruppo di nove ragazzi è stato scoperto dai carabinieri del Nas di Brescia, che hanno eseguito altrettante perquisizioni personali e domiciliari nelle province di Bergamo, Brescia, Varese, Milano e Sassari. Tutti i provvedimenti sono stati disposti dalla Procura di Bergamo, che ha coordinato le complesse indagini dei militari del reparto speciale dell’Arma.

L’inchiesta è partita nei primi mesi dello scorso anno, quando il sospetto circa l’autenticità di una ricetta ritrovata nel corso di un ordinario controllo in una farmacia di Costa Volpino ha dato il via a una serie di attività info-investigative.

I carabinieri hanno accertato il coinvolgimento di un gruppo di giovani – due di loro, di 26 e 28 anni, sono di Rogno e di Costa Volpino – che riuscivano a comprare medicinali a base di ossicodone e ansiolitici mediante l’utilizzo di prescrizioni create da loro stessi (anche per essere vendute) indicando medici e pazienti inesistenti. Ottenute le sostanze, le rivendevano a prezzi significativamente maggiorati e le utilizzavano per loro stessi, assunte per un uso ricreativo al di fuori di un trattamento terapeutico. Le perquisizioni hanno permesso di raccogliere molteplici prove a sostegno del quadro indiziario delineato nel corso dell’inchiesta. Sequestrate quasi 200 pastiglie di farmaci, sciroppi alla codeina e hashish.

Le vendite ai clienti avvenivano con messaggi sui cellulari. I militari hanno sequestrato i telefoni usati dai ragazzi per poterli analizzare: le indagini proseguono ora attraverso l’analisi degli smartphone per capire il giro di clientela e l’eventuale coinvolgimento di altre persone.

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