Forte preoccupazione riguardo alla situazione della viabilità locale. La esprimono i Comuni di Malegno, Cividate Camuno, Breno, Ossimo, Borno e Lozio, che hanno scritto a Provincia, Prefettura, Comunità Montana, Regione Lombardia, Ferrovie Nord e Trenord.

“Già nella normalità, il tratto Breno-Malegno-Cividate Camuno della Sp 345 e l’innesto in essa della Sp 5 Malegno-Ossimo-Borno sono fortemente intasate dal traffico veicolare, reso ancora più complesso dai 7 passaggi a livello presenti nei pochi chilometri tra Cividate e Breno, che, con tempi d’attesa del treno in questo periodo, anche superiori agli otto minuti, creano durante gli orari di punta numerosi disagi” fanno notare i primi cittadini.

Ora il colpo di grazia potrebbe infliggerlo l’intervento di messa in sicurezza del ponte veicolare lungo l’innesto tra la Sp 345 e la Ss 42, di fondamentale importanza per il territorio, iniziato durante il mese di agosto. Le code relative al semaforo del ponte si sovrappongono a quelle dovute ai passaggi a livello, rendendo infiniti i tempi di attesa. “Il tempo previsto per il cantiere, stimato in circa 12 mesi, rischia di rendere tale situazione potenzialmente complessa da reggere per un territorio già sotto pressione”, scrivono i firmatari, proseguendo: “Da parte del territorio numerosi sono stati i progetti per portare delle soluzioni al problema, sia lungo la Sp 5 (con interventi realizzati o progettati d’intesa con gli enti, Comunità montana e Provincia di Brescia), sia lungo la Sp 345”.

I Sindaci dei Comuni di Malegno, Cividate Camuno, Breno, Ossimo, Borno e Lozio ricordano che sui tavoli di Trenord e Regione Lombardia “giace da alcuni anni, inevaso, un progetto preliminare di fondamentale importanza, realizzato dagli enti territoriali, finalizzato al superamento dei passaggi a livello di Via Cava e via Lanico a Malegno e Viale 28 Aprile a Breno, riguardo al quale richiediamo nuovamente di riportare l’attenzione per una soluzione definitiva del problema”.

Con l’inizio delle attività lavorative e scolastiche di settembre la lettera chiede agli enti di porre in atto tutte le possibilità tecniche e normative utili al fine di rendere meno pressante il carico del traffico sui cittadini del territorio, e chiude: “Ci permettiamo di porre all’attenzione, come intervento prioritario e rapido, almeno la decisa riduzione dei tempi di attesa delle barriere ai passaggi a livello ferroviari”.

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