Cissva, il caseificio camuno, sta procedendo a una riorganizzazione aziendale che comporterebbe l’esubero di tre dipendenti (due della divisione commerciale e una dell’amministrazione). E nelle scorse ore è arrivato il primo licenziamento. Le organizzazioni sindacali Flai Cgil e Fai Cisl Vallecamonica-Sebino Brescia, appresa la decisione della cooperativa, hanno diffuso un comunicato.

Una decisione, quella del licenziamento, sottolineano i sindacati, “presa unilateralmente dall’azienda, con l’intenzione di esternalizzare le funzioni oggi espletate proprio dalla divisione commerciale”. Le tre figure, al netto di uscite volontarie, secondo Cgil e Cisl potrebbero essere ricollocate all’interno della cooperativa, anche con mansioni e compiti diversi da quelli attuali: in questo modo verrebbe garantita la salvaguardia dei posti di lavoro.

“Non accettiamo e non accetteremo licenziamenti unilaterali di lavoratrici e lavoratori senza aver prima vagliato e valutato con attenzione ogni possibile soluzione alternativa” si legge della nota diffusa dalle sigle di categoria. A maggior ragione all’interno di Cissva, che, stando alla comunicazione dei sindacati, in questi mesi – tra la mancata conferma di lavoratori con contratto a termine, i pensionamenti e le dimissioni volontarie di alcuni dipendenti – ha visto ridursi notevolmente i costi relativi al personale.

“Attendiamo la presentazione di un piano industriale credibile da parte dell’azienda, che dia garanzie e certezze sul futuro: va scongiurato da subito il rischio che questo rappresenti solo l’inizio” conclude la nota sindacale.

Share This