Oltre alla rimozione del convoglio che si trova ancora all’interno della galleria, sul tratto della Brescia-Iseo-Edolo dove mercoledì mattina, a Cedegolo, è caduto il masso che ha causato il deragliamento del treno si lavora per assicurarsi che la parete rocciosa a monte sia in buono stato di salute e, quindi, permetta agli operai di poter lavorare in sicurezza.

I rocciatori stanno quindi intervenendo per pulire il versante e posizionare dei sensori che raccolgano i dati necessari a valutare le condizioni della roccia. Operai che sono impegnati nelle operazioni di rimozione del treno fin da mercoledì mattina: uno dei vagoni è stato rimosso, mentre per l’altro, quello incastrato all’interno del tunnel, ci vorrà più tempo.

Serviranno infatti delle traverse ferroviarie per sorreggere la motrice; quindi bisognerà frantumare o estrarre il grosso masso che ha causato l’incidente. Il tutto, all’interno di uno spazio molto ristretto, che non fa altro che allungare i tempi.

L’area resta quindi costantemente monitorata, così come il tratto di galleria e di binario interessati restano sotto sequestro dalla Procura, che ha aperto un’inchiesta per pericolo di disastro ferroviario colposo, senza però aver iscritto nessun nome nel registro degli indagati: bisogna capire se le reti paramassi sono state posizionate correttamente e se siano state effettuate tutte le verifiche del caso sulla linea.

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