A due settimane e mezzo dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono 34.851 i profughi entrai in Italia, la gran parte donne e minorenni. Il dato fornito dal Viminale include anche il centinaio di persone che si trovano in Vallecamonica e che hanno trovato ospitalità in alcuni Comuni, come Darfo, Capo di Ponte, Artogne, Sellero e Berzo Demo.

Il numero, però, è drammaticamente destinato a salire, e con esso la richiesta di ospitalità. Per questo la Comunità Montana nei giorni scorsi ha chiesto alla Prefettura di Brescia di attivare uno specifico protocollo con l’ente comprensoriale stesso e non con i singoli Comuni, in modo da poter gestire al meglio bisogni e servizi.

Un’azione di coordinamento a cui si affiancherebbe quella dell’offerta di servizi da parte dell’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona. Intanto, la solidarietà non si ferma neanche durante il fine settimana: tramite i dieci plessi scolastici dell’istituto Comprensivo Tonolini di Breno l’Associazione Domani Zavtra ha ricevuto nuovi aiuti in termini di medicinali e cibo, che i volontari hanno raccolto sabato mattina coinvolgendo gli studenti stessi ed i mezzi dell’Auser e della Cooperativa Arcobaleno.

Pacchi che contengono anche messaggi di pace e speranza scritti dagli alunni. Un altro carico di farmaci e materiale medico-sanitario è intanto partito alla volta del confine tra Polonia ed Ucraina, dove sarà consegnato alla Croce Rossa; le forme di solidarietà sono sempre più varie, come quella dei dipendenti della catena Unieuro in Vallecamonica.

Per spiegare meglio le attività di DomaniZavtra e promuovere la raccolta fondi, oggi alle ore 17:30 il teatro parrocchiale di Sellero ospiterà un momento di musica e testimonianza da parte dei volontari dell’associazione.

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