La Vallecamonica inizia a mobilitarsi per dare il proprio sostegno alla popolazione ucraina. Lo fa innanzitutto con manifestazioni e fiaccolate, come quelle che si sono tenute nel fine settimana. A dare il via è stato, già venerdì sera, il Comune di Malegno, che ha organizzato un ritrovo in Piazza Casari per dire no alla guerra.

Le tredici comunità dell’erigenda Unità Pastorale di Darfo ed Angolo, invece, sono state artefici di una fiaccolata che si è tenuta domenica sera: un migliaio le persone che, grazie anche al tam tam sui social network ed al passaparola, vi hanno preso parte, tra cui numerosissimi giovani.

Poco distante, le parrocchie di Artogne, Gianico e Pian Camuno hanno invece proposto la fiaccolata mariana in preghiera per la pace: da Gianico, il gruppo si è diretto verso il Santuario della Madonna del Monte. Tornando a sabato, invece, i bambini di Pisogne hanno trascorso un pomeriggio all’insegna di una marcia della pace, con tanto di bandiere e conclusa nella piazza principale del paese.

E mentre già si pensa ad ospitare i profughi, con Iseo in prima linea che –secondo alcune voci- potrebbe accoglierne sei presso la residenza del presidente delle Torbiere, la macchina della solidarietà è già in moto. A guidarla l’Associazione Domani Zavtra, da anni impegnata nell’aiutare i bambini ucraini: oltre ad una raccolta fondi online (a questo link è possibile effettuare una donazione), i volontari stanno raccogliendo prodotti di vario tipo –da quelli per l’igiene intima al latte in polvere, fino ai dispositivi medici come siringhe e disinfettanti- da consegnare sia in un centro assistenza profughi in Polonia che ad un’associazione ucraina. Chiunque volesse fare una donazione può farlo recandosi nella sede di via Roma a Darfo.

[Foto da Giornale di Brescia]

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