Il fiume Oglio che attraversa la Vallecamonica merita la giusta attenzione e tutela. Un solo soggetto, però, non potrebbe garantire a questo lungo corso d’acqua le giuste azioni in suo favore: per questo, servono azioni condivise dal pubblico e dal privato.

E’ in quest’ottica che si inserisce il Contratto di fiume, a cui si sta lavorando da tempo in Vallecamonica: un accordo sottoscritto tra vari enti, per rispondere alle esigenze del fiume e dei territori lungo cui scorre, sempre in un’ottica di rispetto dell’ambiente e della risorsa idrica.

All’inizio di quest’anno è stato costituito il Comitato di Coordinamento, che ha lavorato alla redazione di un documento d’intenti, che a sua volta è stato sottoscritto a luglio. Al momento il progetto sta coinvolgendo, tra gli altri, la Comunità Montana, la Regione, l’Arpa, i Consorzi Forestali ed i vari Comuni ed associazioni di agricoltori e pescatori del territorio.

Come detto, però, il Contratto di Fiume vede protagonista anche la cittadinanza, a cui si chiede di impegnarsi nella tutela dell’ecosistema fluviale, rispettandone gli spazi, collaborando al recupero ed alla riqualificazione delle aree, segnalando eventuali criticità oltre che, ovviamente, avendo maggiore attenzione nel consumo di acqua.

I prossimi passi prevedono, in autunno, la redazione del contratto vero e proprio e del Documento stategico, la definizione di un programma d’azione ed, entro fine anno, la sottoscrizione da parte dei soggetti coinvolti. La messa in pratica, invece, si svilupperà nell’arco di tre-cinque anni.

“Avere uno strumento programmatorio come il contratto di Fiume è un’eccellenza per il territorio, perché all’interno di esso si possono mettere tutte le azioni previste nella programmazione futura”, ha commentato Mirco Pendoli, assessore all’Ecologia in Comunità Montana. Per coinvolgere la cittadinanza e le associazioni è stato anche creato un indirizzo mail a cui scrivere per informazioni: cdfogliovallecamonica@gmail.com.

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