L’U.S. Darfo Boario sin da subito non aveva cercato alibi o giustificazioni ma aveva stigmatizzato l’accaduto e già al termine della partita aveva preso i dovuti provvedimenti disciplinari nei confronti di chi si era reso protagonista della rissa, porgendo le scuse di tutta la società neroverde alla direttrice di gara, augurandosi di poterla incontrare al più presto e di averla ancora ad arbitrare al Comunale di Darfo.

Si parla della partita del settore giovanile del 4 febbraio scorso tra Darfo Boario-Carpenedolo, quella che l’arbitro Alice Simoncini di Lovere aveva sospeso per rissa, denunciando poi di essere stata lasciata sola e chiusa all’interno dell’impianto sportivo.

“La nostra società continuerà a promuovere i valori della correttezza e della sportività ben sapendo che, purtroppo, fare calcio ai nostri giorni è sempre più difficile” aveva dichiarato il presidente del Darfo Walter Venturi, che lo scorso weekend ha voluto consegnare di persona all’arbitra un fiore e ha pubblicato sui suoi social la fotografia dell’incontro: “Ogni promessa è debito. Un fiore e una stretta di mano alla giovane arbitro per scusarci dopo il brutto episodio di un mese fa. Questo, per noi, è stato il gol più bello della domenica!” si legge nel post.

La società, che ha ricevuto una sanzione dal giudice sportivo per l’accaduto, ha deciso di posizionare una rete di recinzione tra la tribuna e il terreno di gioco per evitare nuove invasioni di campo e prevenire le risse.

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