Prima del via vero e proprio alle festività, le varie Amministrazioni Comunali hanno discusso sulle strategie da intraprendere per risparmiare sulla bolletta della luce dei lampioni di vie e piazze, ma anche come affrontare un Natale inevitabilmente influenzato dal caro energia. Alberi, addobbi e luminarie sono stati infatti notevolmente ridotti lungo le strade.

Il primo Comune ad esporsi in tal senso, ancora nei mesi scorsi, è stato Corteno Golgi, che annunciò l’assenza di luminarie e la presenza di un solo albero addobbato, affetto dal bostrico, per lanciare un doppio messaggio di risparmio e salvaguardia dei boschi camuni.

A Darfo Boario Terme il sindaco Dario Colossi ha voluto un Natale sì più sobrio, ma non per questo meno triste: addobbi luminosi posizionati in alcuni punti strategici e, in collaborazione con i commercianti, numerose vetrine musicali.

Anche ad Iseo è stato fondamentale il supporto degli esercenti, che hanno garantito al Comune la compartecipazione alle spese per le luminarie che sono state posizionate, mentre a Sulzano e Provaglio d’Iseo si è preferito puntare su altre iniziative.

Malegno, per le decorazioni pubbliche, ha fatto affidamento ai giovani che partecipano al centro Comunità che Educa; a Pontedilegno luci a festa solo nel centro storico. Più insolita la scelta di Borno, dove l’albero posizionato in piazza viene acceso tramite l’energia sprigionata da tre biciclette su cui chiunque può salire.

La scelta di Sarnico è stata invece quella di non rinunciare al suo “Magic Christmas” scegliendo di accendere le installazioni meno ore rispetto al passato e con lampade a led posizionate in modo da rendere il massimo con il minimo impiego di energia. Sono alcuni esempi di come piccoli e grandi Comuni della Vallecamonica e del Sebino hanno deciso di affrontare questo Natale, scegliendo il risparmio ma senza rinunciare al clima che contraddistingue da sempre questo periodo.

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