UPDATE 16:11 Tramite le parole di Enrico Dellanoce, assessore all’Agricoltura in Comunità Montana, l’ente vuole precisare che il bando per un nuovo caseificio non vuole avere nulla a che fare con eventuali “scontri” con Cissva: “Tale procedura non vuole andare contro al caseificio Cissva. Al contrario il bando vuole aiutare gli allevatori del territorio. Stiamo a vedere se qualcuno, per cui anche Cissva, avrà la lungimiranza di aderire a questo bando che ha come unica finalità far nascere un nuovo impianto produttivo in grado di garantire i 70 centesimi al litro necessari per la sopravvivenza dell’agricoltura di montagna, anziché i 50 centesimi circa di oggi, che non sono sufficienti nemmeno per remunerare i costi di produzione”.

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La frattura tra Comunità Montana e Cissva non ha intenzione di rimarginarsi, e così molto probabilmente sarà anche in futuro, stando all’ultima mossa dell’ente comprensoriale, che nei giorni scorsi ha pubblicato un bando per cercare un partner privato con cui realizzare un nuovo impianto per la trasformazione e commercializzazione del latte camuno.

La Comunità Montana ha deciso così di andare incontro ai quei produttori che si trovano costretti -a causa degli alti costi di produzione del settore lattiero caserario- a conferire il proprio latte a caseifici fuori dalla Vallecamonica, senza avere l’opportuntià di valorizzare quelli che potrebbero essere i prodotti derivati dal latte camuno. “La Comunità Montana”, si legge nel bando, “ritiene indispensabile favorire la nascita di impianti di trasformazione e confezionamento del latte moderni e tecnologicamente adeguati, per garantire nel tempo ai produttori i maggiori ricavi necessari a compensare i maggiori costi di produzione”.

Il bando chiede che la struttura sia realizzata ex novo e non sia un ampliamento di un edificio già esistente, che abbia un valore complessivo di almeno 3,7 milioni di euro (di cui 1,5 milioni dall’ente), che sia ovviamente realizzato nel territorio di competenza della Comunità Montana e che raccolga e trasformi latte prodotto da aziende agricole camune.

Un bando rivolto a Piccole Medie Imprese e privati, anche in associazione tra di loro, che dovranno presentare anche l’adesione scritta di almeno cinque aziende lattiero-casearie, con una produzione di almeno 3 milioni di litri di latte nel 2022. Gli interessati possono presentare la domanda entro il 24 maggio; successivamente una Commissione valuterà le proposte e stabilirà quale sia la più adatta.

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