Da una tesi di laure un progetto di valorizzazione turistica di uno dei luoghi più suggestivi e legati al passato di Pisogne. Mattia Cominelli, oggi specializzando in Beni archeologici all’Università Cattolica di Brescia, si era laureato con una tesi sulle miniere del Comune: la sua ricerca consisteva in una ricognizione territoriale e geoarcheologica di tutti i siti minerari di Pisogne, arrivando a censire un centinaio di imbocchi. Una volta laureatosi, coinvolgendo il Dipartimento dell’Università, sono stati censiti altri siti, fino ad espandere il lavoro di ricerca su tutta la montagna pisognese.

Ora, l’obiettivo è quello di creare un parco archeominerario, in particolare nella Valle del Trobiolo ed in Val Palot. Un progetto ambizioso, dal valore di due milioni e mezzo di euro, che prevede un percorso ad anello, con partenza dalla chiesa di Santa Maria della Neve e che, attraversando alcune strade, permetterebbe di arrivare alla piana del Medelet, scendendo poi verso Fraine, la Valle di Palot e collegandosi alla miniera quattro ossi a Pontasio, che sarà in parte recuperata e visitabile.

Se il progetto dovesse andare in porto, sarebbe una bella azione di valorizzazione turistica per Pisogne, andando oltre il lago e guardando, piuttosto, verso le montagne. Mentre è già iniziata la corsa ai fondi, il Comune ha già investito 25mila euro per dare il via allo studio progettuale del percorso.

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