Nato come progetto volto a rendere usufruibile veramente a tutti i parchi archeologici del territorio, Vallecamonica accessibile nel tempo è cresciuto, fino ad attirare l’attenzione anche fuori dai confini camuni. Il progetto è stato infatti insignito del Premio “Leonardo Fiori 2023”, assegnato dal Consiglio Direttivo della sezione lombarda dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, che lo ha definito nella motivazione “esempio lungimirante, non solo in Lombardia, per l’integrazione e la promozione territoriale delle filiere del patrimonio socioculturale sviluppate nell’ottica dell’accessibilità a 360° per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone”.

Vallecamonica Accessibile era stato avviato qualche anno fa con la realizzazione di alcuni interventi di accessibilità nell’ambito dei parchi archeologici del sito Unesco (in particolare a Luine, a Seradina-Bedolina e nella Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo).

Si è quindi sviluppato in un progetto di rete che coinvolge oggi Enti e cooperative sociali per censire gli interventi di fruizione inclusiva realizzati sul territorio camuno, con l’obiettivo di sensibilizzare e accrescere la cultura dell’accessibilità e dell’accoglienza turistica e sociale per tutti.

I risultati e gli sviluppi di questo progetto saranno presentati in un convegno già fissato per il prossimo 20 aprile, ma intanto tutti i rappresentanti degli operatori del Terzo Settore che sono coinvolti nell’iniziativa possono essere più che soddisfati per il riconoscimento.

La cerimonia di premiazione avverrà giovedì 23 marzo nella sala conferenze dell’ordine degli Architetti di Milano: a ritirare il premio Sergio Bonomelli, presidente del Gruppo Istituzionale di Coordinamento Sito Unesco n. 94 dell’Arte rupestre della Vallecamonica, e Claudia Comella, in rappresentanza di Sol.Co. Camunia.

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