Dopo la riqualificazione di quelli in Val di Scalve, in Valtrompia, in Valmalenco ed in Valsassina, anche il sito minerario camuno di Malonno sarà finalmente riqualificato. Accadrà grazie ad un finanziamento di un milione e 756mila euro dalla Regione, che ha rifinanziato il bando per la “Valorizzazione del patrimonio minerario dismesso”, a cui il Comune aveva sì partecipato, venendo però escluso dai primi contributi.

Ora che il Pirellone ha versato altri due milioni e 100mila euro per gli interventi, anche il sito Petassa-Costa (lungo seicento metri) potrà essere al centro di nuovi interventi. Nello specifico, i fondi serviranno per la messa in sicurezza e l’accessibilità, il rifacimento dell’impianto di illuminazione, delle luci di emergenza e dei sistemi di comunicazione.

Sarà anche messa a nuovo la strada di accesso al sito, collegandola con il forno fusorio, e posati pannelli didattici e scientifici, oltre che sistemato un edificio a servizio in passato della miniera, che avrà una funzione di magazzino e ricettiva.

Al Comune guidato da Giovanni Ghirardi, che esprime evidentemente soddisfazione per il contributo ricevuto, non resta che preparare il progetto esecutivo e procedere con l’appalto entro fine anno. La miniera potrà così tornare ad essere protagonista delle attività storiche e culturali in paese, anche se il Gruppo Speleo Camuno organizza già visite al suo interno nel corso dell’anno.

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