Si guarda al Ferragosto, sperando di riuscire a ripristinare il collegamento per la Valpaghera per quella settimana, in cui le case e cascine della località sopra Ceto si popolano e in cui è in programma anche la tradizionale corsa Ceto-Valpaghera.
Due settimane in cui mettere ordine dopo il disastro che in pochissimo tempo, nella notte del 28 luglio, ha spazzato via 200 metri di strada e ha fatto crollare il Put del Sac, al quale erano collegati i tubi dell’acquedotto comunale di Ceto, con tutte le conseguenze del caso.
L’emergenza acqua pare che si stia risolvendo, grazie al grande lavoro di lunedì e martedì: installato il by pass per riattivare l’acquedotto, nella serata di martedì si sono potuti erogare 29 litri al secondo, e nel giro di un’ora e mezza la vasca si è riempita. Vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile e del Gicom della Comunità Montana grazie ad un’autobotte da 24.000 litri continueranno a pompare acqua nelle vasche comunali, che, non essendo potabile, non può essere utilizzata per scopi alimentari senza essere bollita per almeno 10 minuti, come da ordinanza comunale.
Come detto, ora si guarda al ripristino della viabilità. Dopo l’intervento di somma urgenza, finanziato con 100.000 euro dalla Regione, che è consistito nella rimozione delle piante e ramaglie abbattute dalla furia di acqua e fango, dovrà essere necessariamente ripulito l’alveo del torrente Palobbia. Necessari inoltre interventi di risanamento della strada di collegamento con la valletta e di quelle agrosilvopastorali.