Dopo cinque anni, la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Vera Magnolini, ex sindaca di Borno, giunge a conclusione. La sentenza d’appello del processo bis a suo carico ha infatti stabilito l’assoluzione con formula piena per non aver commesso il fatto.

Magnolini era stata accusata di aver chiesto denaro per sanare un abuso edilizio: nel 2018 si era aperto il procedimento penale, che aveva portato il Pubblico Ministero a chiedere l’archiviazione, mentre dal Gip era giunta la richiesta dell’imputazione coatta. Magnolini e Maria Giuseppina Fazio, ex segretario comunale di Borno, erano finite a processo insieme ad altre due persone.

Nel 2019 l’assoluzione per Magnolini, con formula piena, dall’accusa di tentata induzione indebita di denaro per 50mila euro. Ma la Procura Generale, su richiesta della parte civile, aveva fatto ricorso: due anni dopo era così giunta la condanna della Corte d’Appello a sedici mesi di reclusione, pena sospesa per la riqualificazione di uno dei capi di imputazione in tentata concussione.

Il ricorso presentato dai legali dell’ex sindaca ha permesso di far annullare la sentenza di secondo grado della Cassazione, dando il via ad un nuovo processo. La conclusione, come detto, ha dato ragione a Magnolini, assolta con formula piena, ristabilendo la sentenza di primo grado. I privati, invece, sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.

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