Edolo, giovedì 7 marzo. Le prove di “Orribile Scuola Una scuola da paura” sono terminate ed è quasi ora di cena. Sul palco una lavagna vuota, un banco, un leggio e una chitarra. E poi c’è lui: Enrico Galiano, che si concede ai nostri microfoni con grande disponibilità e lo sguardo dei bambini più curiosi. Quelli che non hanno ancora perso la voglia di scoprire il mondo.

Non ci possiamo fermare all’evento per un imprevisto e ci dispiace. Proviamo allora a scavare a fondo, ad entrare anche nel “dietro le quinte”. Per capire cosa rappresenti uno spettacolo per il quale – come ci hanno confermato gli organizzatori – c’è stato il tutto esaurito. Come ricorda anche Michele De Toni, Presidente di Le Maschere, l’associazione edolese che ha organizzato la serata: “Questa sera lo spettacolo Orribile Scuola è rivolto a tutti, ragazzi, genitori, insegnanti ed educatori, e ci trasporterà in un viaggio fra storie vissute in classe e vere e proprie lezioni, per portare la scuola fuori da scuola, ma anche per farci entrare in quel mondo meraviglioso che il prof. condivide ogni mattina coi suoi ragazzi e le sue ragazze.”

È bene anche ricordare che lo spettacolo Orribile Scuola, tenutosi giovedì 7 marzo presso il Cinema Teatro di Edolo, è stato poi seguito la mattina successiva da “Il mostro ha paura”, quest’ultimo alle scuole medie del comprensorio edolese. Ma restiamo a giovedì: una serata resa possibile anche dall’intuizione della Prof.ssa Giacomina Andreoli – Dirigente scolastica – finanziata dalla famiglia Patti e realizzata in ricordo di Ivana Burlotti. Ivana è stata socio fondatore di Le Maschere ed è prematuramente scomparsa a settembre 2022.

Sul palco con Enrico Galiano

Torniamo allora sul palco prima che tutto abbia inizio. A Galiano, il professore da bestseller, com’è stato definito – abbiamo chiesto che cosa c’è poi di tanto orribile nella scuola. “Bisognerebbe chiederlo a molti studenti. Sono in tanti a provare repulsione verso la scuola, per questo abbiamo scelto di giocare con ironia sul titolo. Nello spettacolo dimostriamo che la scuola può essere ancora un posto dove ci si può prima di tutto divertire, stare bene; scoprire i propri talenti e poi trovare nelle varie materie un senso che a volte ci si dimentica di raccontare.”

Scadenze, programmi, lezioni: aspetti del mondo scolastico che capita distraggano dalla domanda fatidica: perché si studiano materie come la storia o la grammatica? Fermo restando che di materie “inutili” Galiano non vuole sentire parlare. O meglio: sa rispondere con ironia anche su questo fronte e rincarare la dose con ben 5 buonissimi motivi per dedicarsi alla grammatica. Il primo e fondamentale è legato all’amore: sbagliare i congiuntivi, infatti, non è per nulla sexy ed agisce direttamente sulle nostre possibilità di riprodurci o “di trovare l’amore, per essere meno espliciti”.

Il tema dell’amore torna forte anche pensando ai novelli insegnanti. A chi si accinge a fare questo mestiere – visto l’alto tasso di burnout di fronte al quale anche l’ironia si arresta – Galiano suggerisce di munirsi di psicologo. Ma soprattutto, di vedere come imprescindibile il duplice aspetto della parola amore: verso la materia e verso gli studenti. Studenti ai quali Galiano riesce a parlare anche attraverso i social. Pensiamo “solo” agli 86.800 follower che lo seguono su Instagram. Un influencer dell’insegnamento, un araldo delle figure retoriche, verrebbe da dire.

Proprio le figure retoriche sono le protagoniste dei suoi recenti video. Tra questi, ce ne sono alcuni che analizzano i testi delle canzoni di Sanremo: “Ghali secondo me è un poeta”. Chiediamoci che differenza può giocare un chiasmo. Oppure in che modo l’analisi logica può fare da deterrente ai conflitti. Come si padroneggia il discorso? Nella puntata di VocePRESENTE del 15 marzo vedremo insieme anche questi aspetti.

Andiamo allora all’ultima domanda, quella che ci porta in Africa, dove opera la no-profit Still I Rise, di cui Galiano parla volentieri. Una realtà attiva anche in altre terre e sempre con lo stesso obiettivo di scolarizzazione: “Sono scuole dedicate esclusivamente a ragazzi orfani o che non hanno la possibilità di accedere a un’istruzione. E loro offrono un’istruzione superiore di livello: il baccalaureato, che è un riconoscimento internazionale. Quindi è come dare una possibilità (a chi ne avrebbe avute zero) di avere le stesse possibilità degli altri. E il bello è appunto che lo fanno dei ragazzi.”

Ci sembra bello chiudere questo breve approfondimento tornando proprio ai ragazzi. Al valore delle nuove generazioni e alla nostra fatica, in Italia almeno, nel comprenderlo appieno questo valore. Dentro e oltre la scuola:

Un estratto dell’intervista ad Enrico Galiano

L’intervista integrale ad Enrico Galiano verrà trasmessa durante la puntata di VocePRESENTE del 15 marzo, dopo le ore 10 di mattina. In seguito alla messa in onda, si potrà ascoltare in podcast anche dalla pagina della trasmissione.

Per approfondire:

L’”Orribile scuola” secondo Enrico Galiano a Edolo, per studenti e famiglie

Orribile scuola | Il mostro ha paura Con Enrico Galiano

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