Lunedì 4 marzo, presso la Fondazione Scuola Cattolica di Valle Camonica a Cemmo di Capo di Ponte si sono tenuti gli Stati Generali del Turismo della Valle Camonica. L’incontro è stato organizzato dalla Comunità Montana – Assessorato al Turismo – con il Distretto culturale. Per comprendere meglio come sono strutturati gli Stati e cos’è emerso dai tavoli, dopo la restituzione in plenaria abbiamo intervistato due membri dello staff: Alessandra Giorgi e Antonio Cadei.

Una rappresentanza dello staff organizzativo: Antonio Cadei, Anna Gelmini e Alessandra Giorgi

“In Valle Camonica siamo alla sesta edizione. Ci piace pensare che questa sia davvero nuova: una modalità diversa attraverso la quale si propongono gli Stati“, racconta ai nostri microfoni Alessandra Giorgi. Buona parte del lavoro si è infatti svolta nel reperire, recepire ed aggregare le proposte pervenute dai vari operatori. Si è così arrivati al 4 marzo con un totale di oltre 240 iscritti e una partecipazione effettiva di 230 persone.

Il programma prevedeva, dopo i saluti istituzionali, la presentazione del lavoro di restyling sul portale turistico della valle e un momento di presentazione prima dei lavori in gruppi. Sette i tavoli: Accoglienza alberghiera, Accoglienza extra-alberghiera, Turismo enogastronomico, Guide e operatori abilitati, Amministratori ed enti, Accoglienza ristorativa, Promozione turistica e animazione territoriale. Per ogni tavolo erano presenti un coordinatore e un assistente, il numero dei membri variava: alcuni contavano 20-25 persone, altri addirittura una quarantina. I partecipanti si sono poi riuniti presso l’auditorium per una breve restituzione in plenaria prima del momento conviviale.

Un breve assaggio dell’intervista ad Alessandra Giorgi

Ad ogni tavolo era stato chiesto di definire un obiettivo – semplice e chiaro – da raggiungere entro la fine dell’anno. Un’impresa all’apparenza semplice, che ha fatto emergere alcune tematiche avvertite come trasversali da parte degli attori coinvolti. Gli Stati Generali del Turismo puntavano infatti prima di tutto a fare rete sul territorio, esprimendo la volontà di un’iniziativa strategica e sinergica capace di partire non tanto dalle problematiche presenti, quanto dalla proposta di soluzioni da implementare insieme.

Si trattava di inaugurare dei gruppi di lavoro a tutti gli effetti permanenti e desiderosi di raggiungere risultati magari anche piccoli, ma pur sempre concreti, creando un movimento duraturo e costante. Come sottolineato anche dai rappresentanti degli Enti politici, la Valle Camonica presenta molte peculiarità e bisogna essere capaci di raccontarle tutte, collaborando ad una costruzione efficace dei contenuti di promozione turistica. Questo implica anche una visione del contesto che vada oltre l’accezione di “isola”, per connettersi ai territori circostanti. Forte anche la necessità di ripensare il tessuto lavorativo coinvolgendo la compagine imprenditoriale, ma anche la capacità di fare formazione, partendo dalle scuole.

L’auditorium della Fondazione che ha ospitato la plenaria.

Alla base di tutto si pone quindi, sempre e comunque, la capacità di fare davvero rete. Un aspetto che non risulta scontato, né tra soggetti appartenenti a diverse categorie, né tra membri dello stesso tavolo. Tant’è che uno dei punti emersi con maggiore frequenza è stato proprio il bisogno rilevato da parte degli operatori di creare dei gruppi WhatsApp ad hoc. Un modo per restare in contatto: diretto, informale e sinergico. Una necessità riscontrata anche sulla base del fatto che gli stessi tavoli – permanenti, per questo possiamo usare il presente – incarnano una fetta decisamente composita di persone che, per lavoro o passione, si adoperano in qualità di operatori turistici.

La passione, declinata come entusiasmo e partecipazione attiva, è un altro degli aspetti restituiti in plenaria. Una passione che necessita di maggiore formazione e di una crescente professionalizzazione dei soggetti coinvolti. Se da un lato, infatti, si è espresso il bisogno di fare rete con e tra gli Infopoint già presenti sul territorio, dall’altro si è suggerito di attrezzare nuovi uffici per accrescere il numero di queste realtà.

Una rete che desidera crescere insomma, e che comprende l’importanza di partire dal concetto d’identità e di mettere in relazione i diversi settori. Così che anche i produttori, ad esempio, si possano sentire operatori turistici, di modo da rendere davvero possibile il fatto di “assaporare il territorio”. Importante anche strutturare l’accoglienza affinché tenga conto della stagionalità della domanda e dell’offerta, rispondendo alla perniciosa domanda: “dove mandiamo i turisti quando piove?”.

Tra le proposte emerse possiamo citare la creazione di pacchetti di respiro internazionale, un educational per promuovere la valle anche all’estero e la possibilità di disporre di materiale promozionale non solo in formato digitale ma anche – sempre – in cartaceo. È emersa da più voci anche la questione di un portale digitale che sia capace di recepire gli eventi di tutti e di tutto il territorio, aggregandoli quando necessario e provando a scongiurare le sovrapposizioni.

Un breve assaggio dell’intervista ad Antonio Cadei

Le interviste integrali ad Alessandra Giorgi e Antonio Cadei verranno trasmesse durante la puntata di VocePRESENTE del 15 marzo, dopo le ore 10 di mattina. In seguito alla messa in onda, si potranno ascoltare in podcast anche dalla pagina della trasmissione.

Prima della restituzione in plenaria del lavoro dei 7 tavoli

Per approfondire:

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