“Chef per passione”: aperto il Contest Amatoriale di ricette a base di fiori commestibili ed erbe spontanee

“Chef per passione”: aperto il Contest Amatoriale di ricette a base di fiori commestibili ed erbe spontanee

(Nella foto i piatti dell’edizione 2024 del Concorso Un fiore nel piatto)

Si intitola “Chef per passione” il contest amatoriale di ricette a base di fiori commestibili ed erbe spontanee aperto a tutti coloro che amano cimentarsi in cucina. Lo propone l’associazione Promazioni360 di Loretta Tabarini nell’ambito del Concorso Un fiore nel Piatto, che arriva quest’anno alla decima edizione.

Il concorso gastronomico è da sempre riservato ai ristoranti delle province di Brescia e di Bergamo, ma questa volta si vuole andare anche nelle case e nelle cucine della gente, dando spazio ai cuochi non professionisti. Un concorso pensato anche per i giovani delle scuole alberghiere, oltre che ai semplici appassionati. Insomma, a chi vuole mostrare il proprio talento liberandosi dagli schemi tradizionali ed esprimendo la propria creatività culinaria divertendosi con fiori ed erbe, utilizzando anche prodotti tipici bresciani o bergamaschi. Ogni partecipante può presentare una proposta nelle categorie: Antipasto/Primo/Secondo/Dessert.

Tramite le ricette (con fotografia del piatto e dettagli del procedimento) che gli “chef per passione invieranno alla email Promazioni360@gmail.com entro il 15 maggio, una Giuria di esperti procederà alle valutazioni, scegliendo le tre migliori.

Esse verranno pubblicate su giornali on line e sulle pagine social degli Organizzatori e dei Partners del Concorso Un fiore nel Piatto, tra cui c’è anche Radio Voce Camuna.
Gli autori delle tre ricette prescelte avranno inoltre la possibilità di presenziare, presso l’Istituto Alberghiero CFP Zanardelli di Clusane d’Iseo, ai lavori della Giuria di esperti (Chef stellati, Giornalisti, Sommelier e Critici
enogastronomici) che il 19 maggio giudicherà i vincitori della 10′ edizione del Concorso Un fiore nel Piatto e la possibilità di presenziare e degustare la Cena Gourmet di Premiazione del Concorso del 26 maggio, sempre a Iseo.

Info al: 339 8824098 – Loretta Tabarini.

A Ca’Mon le mani delle donne hanno dato vita a Intrecci

A Ca’Mon le mani delle donne hanno dato vita a Intrecci

A Monno è nata Intrecci, un’associazione di artigiane. Venuta alla luce a gennaio, dal cuore del centro Ca’Mon, Intrecci è stata presentata al pubblico sabato 26 aprile in un pomeriggio dedicato al tessere legami fatti di fili e parole.

La nuova realtà, costituitasi anche per dare un’identità al gruppo delle donne dei fili, è stata tenuta a battesimo da una madrina d’eccezione: la poetessa Giusi Quarenghi. “La parola intrecci è al singolare ma è fatta di una pluralità.”

Ed è anche legata ai miti, all’intrecciare termini e suoni dando vita alle storie di cui tutti siamo intessuti… Narrazioni che ci portano a riflessioni eterne, legate alla capacità di tenere il filo del nostro racconto interiore.

Giusi Quarenghi

Un racconto che, nella dimensione del gruppo, assume una valenza diversa. Si trasforma nella bellezza del fare le cose insieme e di trasmetterle ai giovani.

Diventa la soddisfazione del tessere opere collettive con la partecipazione di tutti: fosse anche per un paio di righe a testa, come nel corso dell’evento.

“Anche in un piccolo paese si possono fare delle cose preziosissime” ha commentato Elena Turetti, progettista culturale di Ca’Mon. “E non preziose solo per la comunità in cui stai, ma per tutte le persone che incontri.”

Le donne di Intrecci, coinvolte da anni nella riscoperta dei saperi artigianali, sono sempre più chiamate a salvaguardare e trasmettere antiche abilità quali la tessitura e il ricamo.

Tengono laboratori presso le scuole, formano nuovi artigiani e applicano la propria manualità con artisti e designer. Lavorano su telai vecchi e nuovi, sperimentando e realizzando manufatti unici, come unico è ciò a cui si riconosce il pregio del non essere prodotto in serie.

Del resto, l’arte tessadra fa storicamente parte della vita di Monno. Come ricordato da Germano Melotti, la comunità era nota per borse e cappelli, oltre che per l’intreccio di fettucce.

Intrecci è quindi un punto sia di arrivo che di partenza. Che ci sprona a continuare a chiederci cosa sia (e cosa possa essere) l’artigianato di oggi e di domani.

C’invita a coltivare una visione di bellezza e di eticità nella dimensione del nostro quotidiano. Facendo sì che un lavoro ben fatto non si ritrovi ad essere unicamente un’eccezione da celebrare.

il commento di Elena Turetti

Ad Intrecci e agli spunti di riflessione scaturiti dall’incontro del 26 aprile, Radio Voce Camuna dedica la puntata di VocePRESENTE in onda venerdì 2 maggio alle ore 10:05. La puntata si potrà poi riascoltare anche su Spotify.

Sabato nero sulle strade della Valle: raffica di incidenti con conseguenze serie

Sabato nero sulle strade della Valle: raffica di incidenti con conseguenze serie

Una giornata davvero complicata questa di sabato 26 aprile per la viabilità locale, con una serie di incidenti in varie zone della Valle e del Sebino.

Il primo della lunga serie si è verificato attorno alle 8:30 a Edolo, su via Marconi (nella foto) dove, nei pressi del passaggio a livello, uno scontro tra un trattore e un Suzuki Jimny ha visto il ribaltamento della 4×4, i cui occupanti, una coppia di 70enni, sono rimasti feriti. Uno di loro è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale di Esine, l’altro è stato trasportato in ambulanza al vicino ospedale. Sul posto anche i Vigili del fuoco del locale distaccamento e i carabinieri per i rilievi. La strada è rimasta chiusa per consentire i soccorsi creando qualche ingorgo nel centro edolese.

Poco dopo a Esine un 41enne è rimasto coinvolto in un incidente con il suo trattore mentre si trovava su via Fiamme Verdi, sopra all’abitato a sud del paese. Si è reso necessario anche in questo caso l’intervento dell’eliambulanza, giunta da Bergamo, dell’ambulanza della Croce Rossa e dei Vigili del fuoco. L’uomo, che ha fatto tutto da solo, è stato trasportato in codice giallo ai Civili di Brescia.

Attorno a mezzogiorno a Borno un ciclista di 55 anni è caduto in via Vittorio Veneto e l’ambulanza della Croce Rossa lo ha trasportato in codice verde all’ospedale di Esine. Negli stessi istanti a Montecchio di Darfo si è verificato uno scontro tra auto e moto che ha coinvolto una donna di 47 anni e un uomo di 53. Ad avere la peggio il motociclista, trasferito in volo ai Civili di Brescia in codice giallo. Trasportata a Esine per alcune medicazioni l’automobilista. A Darfo, nella zona del Cappellino, attorno alle 10:00 si era già verificato un incidente, con trasporto di un giovane automobilista a Esine in codice giallo.

Alle 12:30 a Costa Volpino, su via Battisti, un ciclista di 65 anni è stato soccorso dall’ambulanza dei volontari S. Maria Assunta di Pisogne per una caduta, e trasportato all’ospedale di Lovere in codice giallo.

Grave l’incidente avvenuto a Vione, sulla statale 42, attorno all’una del pomeriggio. In questo caso ad essere coinvolto è stato un motociclista, per il quale è giunta alla piazzola di soccorso l’eliambulanza da Sondrio. L’uomo è stato trasportato alla Poliambulanza di Brescia in codice rosso.

Cerveno celebra l’Ottava di Pasqua e rinnova l’accoglienza dei pellegrini da tutta la Valle

Cerveno celebra l’Ottava di Pasqua e rinnova l’accoglienza dei pellegrini da tutta la Valle

Si rinnova anche quest’anno per Cerveno la tradizione che vede i pellegrini raggiungere a piedi il Santuario della Via Crucis, situato in centro storico, nella settimana successiva alla Pasqua: numerose le parrocchie valligiane dalle quali ci si potrà mettere in cammino domani, Domenica della Misericordia, Ottava di Pasqua.

Per l’occasione il Santuario rimarrà aperto ai visitatori dalle 10:00 alle 20:00 (con pausa dalle 12:00 alle 13:30). Un’occasione di fede per visitare le Capele: le 198 statue lignee a grandezza naturale opera dello scultore Beniamino Simoni saranno visibili ai pellegrini in tutto il loro splendore, fresche dei restauri che le hanno interessate fino allo scorso anno. Dopo secoli sono ancora in grado di trasmettere, con l’espressività delle loro statue, il carico di emozione e dolore della Passione di Cristo.

Alle 11:00 è in programma la celebrazione della S. Messa nella chiesa parrocchiale e, dopo il pranzo comunitario nel punto ristoro allestito dai volontari, si attenderanno i pellegrini presso il piazzale della Riva Acciai alle 15:00. Attraverso “La Via del Pellegrino” si raggiungerà il Santuario.

Alle 16:30 il Vicario Mons. Pietro Chiappa celebrerà la Santa Messa nella chiesa parrocchiale, che culminerà con il rito del dono del dolce del Santuario ai pellegrini da parte dei cervenesi.

Ricordiamo che per visitare il Santuario della Via Crucis negli altri giorni, è sempre necessaria la prenotazione telefonando a Michela (tel. 328.9014152)

“Canzoni contro la guerra” di Drama e Selva commuove Sellero

“Canzoni contro la guerra” di Drama e Selva commuove Sellero

Giovedì 24 la sala polifunzionale delle Fornaci in Scianica ha accolto la prima di Canzoni contro la guerra, spettacolo musicale di Diego Ghenzi (in arte Drama) e Roberta Selva.

Un 25 aprile celebrato in anticipo quello di Sellero, con la partecipata riflessione in musica organizzata dall’Associazione Culturale Smart, in collaborazione con il Comune.

Un omaggio al cantautorato italiano legato da un resistente fil rouge: canzoni sui temi della guerra e della Liberazione. Testi che fanno riemergere la sofferenza dei campi di sterminio, il dolore delle occupazioni di ogni colore, la ferocia del più lontano genocidio.

Tenco, De Gregori, Vecchioni, De André, Guccini, Bertoli, Venditti: riesplorati tra successi intramontabili e brani meno noti, hanno trovato spazio in una scaletta capace di sviscerare tutte le note del conflitto.

Dalla banalità alla stupidità del male, dai deliri di onnipotenza del genere umano alla consapevolezza di chi vive ai margini di una grande tragedia.

A volte spettatore forse inerme di cambiamenti epocali, in altri casi soldato in fuga – mosso da una consapevolezza ancora più grande – vittima e carnefice, l’uomo viene decostruito e riassemblato.

In un processo che richiede accortezza, impegno e capacità di arrendersi alle evidenze di colpevolezza e omissione. Ghenzi ha voluto aprire la serata ricordando che oggi il mondo è dilaniato da ben 50 conflitti.

Rimarcando che dire no alle guerre implica farsi portavoce attivi di un percorso scomodo. Una scelta che parte dalla quotidianità dei piccoli gesti di pace e che comporta l’assumersi la responsabilità di ciò che accade.

Pace, democrazia e libertà i valori ricordati dal Sindaco di Sellero, Mattia Peluchetti, che nell’introdurre la serata ha voluto ringraziare chi ha sofferto per consentire a tutti noi di vivere una vita libera.

“Il ricordo non è un puro esercizio di stile, di retorica. La libertà non è un dono ma una conquista. Fu una guerra civile che contrappose tra loro fratelli e amici.

Proprio perché fa male ricordare queste azioni dobbiamo ricordarle. Sono le fondamenta con cui conquistammo la nostra libertà”, ha sottolineato Peluchetti.

Non solo canzoni dal repertorio di un passato (sempre) attuale, ma anche musica inedita. Drama ha voluto condividere con il pubblico un pezzo a cui sta lavorando con il chitarrista Cordini: “Srebrenica”, la città dalle guance umide.

Doveroso chiudere con Antonello, che nella sua “Ma che bella giornata di sole” si fa coraggio di portare un lume di speranza. Un valore che risuona negli accordi di due note tra loro mai dissonanti: la consapevolezza e l’impegno a cui tutti siamo chiamati.

La nostra intervista a Roberta Selva e Diego Drama Ghenzi:

Torna il concorso per prati da sfalcio della Comunità Montana

Torna il concorso per prati da sfalcio della Comunità Montana

Si rinnova l’impegno della Comunità Montana, in quanto ente gestore del Parco dell’Adamello, nel premiare i migliori prati da sfalcio del territorio con l’apposito concorso ad essi dedicato, che quest’anno taglia il traguardo delle dieci edizioni.

Voluto per dare un riconoscimento a quei prati da foraggio che mostrano migliore equilibrio tra valore foraggiero e valore ecologico, tenendo conto del mantenimento in buone condizioni di questa importante tessera del paesaggio e dell’ambiente che ci circonda, il concorso è aperto alle aziende agricole con allevamenti ed agli allevatori amatoriali con allevamenti regolarmente registrati ed in attività, che gestiscono prati permanenti all’interno delle aree individuate, ricavandone foraggio per la propria azienda; ma anche ad altri proprietari di prati.

Le aree in questione devono avere una superficie minima di 0,35 ettari (ovvero 3.500 metri quadri), essere a prato permanente e trovarsi all’interno della cosiddetta “Rete natura di Vallecamonica”, ad un’altitudine media superiore ai 300 metri sopra il livello del mare.

Il modulo per partecipare, che si trova sul sito www.cmvallecamonica.bs.it, deve essere consegnato a mano in Comunità Montana, spedito o inviato via posta elettronica certificata a protocollo@pec.cmvallecamonica.bs.it entro le ore 17:00 del 5 maggio.

Nell’assegnazione dei punteggi per la formazione della classifica, si terrà conto della valutazione agronomica, di quella naturalistica e delle difficoltà gestionali. Il concorso accetterà fino a 40 candidati, per un’erogazione di circa 26 premi, da 300 a 600 euro, che saranno assegnati entro l’autunno.