Risale alla scorsa settimana l’annuncio della Fondazione Scuola Cattolica di Vallecamonica di interrompere l’offerta della paritaria di Cemmo di Capo di Ponte dal prossimo anno scolastico.

I genitori degli alunni sono stati colti di sorpresa dalla comunicazione e, dopo aver riflettuto insieme ai rappresentanti delle varie classi delle medie e delle superiori, hanno messo nero su bianco, in una lettera inviata al Cda della Fondazione, la loro “disapprovazione circa la scelta intrapresa e la fortissima preoccupazione per i figli, peraltro già provati psicologicamente e dal punto di vista formativo da un anno scolastico mutilato come mai era successo prima” giudicando “un errore imperdonabile privare la Vallecamonica di una risorsa educativa unica, presente sul territorio dal 1946, anziché attivarsi per migliorare e rilanciare l’offerta scolastica, rendendola più attraente e innovativa, anche in risposta alle sfide che l’attuale emergenza sanitaria impone”.

Le 87 famiglie coinvolte non mancano di far riferimento ai valori educativi e di formazione integrale della persona secondo i principi del Vangelo e chiedono un incontro chiarificatore tra Cda e genitori.  In particolare viene proposto di “trasformare questa difficoltà in una opportunità per rilanciare un tipo di scuola ancor più sostenibile e rispettosa dei reciproci ruoli, lavorando insieme, con l’utilizzo di nuove tecnologie”.

Continua la lettera dei genitori: “Riteniamo che sia questo il momento per tenere alta l’offerta di una promozione culturale e morale della gioventù della Vallecamonica, da perseguirsi mediante lo sviluppo – e non la soppressione – di iniziative in campo didattico, educativo e formativo, secondo gli indirizzi pedagogici più  aggiornati e qualificanti”.

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