(articolo realizzato in collaborazione con Giulio Frerini)

Il Comune di Darfo Boario Terme dopo un mese dalla scadenza del precedente contratto di affidamento ha deciso di cominciare a muoversi per trovare un nuovo gestore al parco archeologico di Luine – attualmente chiuso – per le annualità 2023-24.

Il Comune non ha indetto un vero e proprio bando, ma un semplice, come riportato da comunicato ufficiale, “AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO NON VINCOLANTE PER LA RACCOLTA DI MANIFESTAZIONI D’INTERESSE”. Infatti nella nota stessa rilasciata dall’amministrazione, viene sottolineato come questo non comporti diritti di prelazione o preferenza, né impegno o vincoli, sia per i soggetti interessati sia per l’Amministrazione.

Questa infatti si riserva in ogni momento di revocare, per ragioni di sua esclusiva insindacabile competenza, l’avviso o di non dar corso all’affidamento. Nonostante ciò il termine ultimo per l’invio di queste manifestazioni d’interesse è il 3 febbraio a mezzogiorno (solo via pec), ogni richiesta pervenuta oltre questa data non verrà presa in considerazione.

Il Comune di Darfo ha inoltre messo subito le cose in chiaro sia sui servizi imprescindibili che la nuova gestione dovrà erogare che sul rimborso spese che l’ente garantirà a quest’ ultimi; per quanto riguarda i servizi si possono sommariamente riassumere in quattro punti: presidio, manutenzione del verde, pulizia, gestione biglietti; svolgimento funzioni di controllo, guida, accompagnamento, e informazione turistica; attività di valorizzazione del Parco con eventi didattici, ludici, culturali; gestione servizi di somministrazione e/o distribuzione alimenti e bevande. Mentre per quanto riguarda il rimborso spese il Comune promette 4 mila euro al mese per tutta la durata del contratto, oltre a 6 mila euro annui per spese varie relative alle manutenzioni ordinarie del Parco e delle attrezzature in dotazione.

Ben messo in evidenza dal bando il fatto che questa cifra non è trattabile al rialzo, ma anzi se ci fossero più manifestazioni di interesse si aprirebbe un’asta a ribasso per l’assegnazione, anche se viene specificato che questa non sarebbe l’unico criterio di scelta. Insomma, il Comune di Darfo capitanato dal sindaco Dario Colossi ha messo i paletti su quello che vuole per il futuro del parco: ora sta a chi è interessato rispondere presente.

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