Il giorno dopo Ferragosto, come noto, una bomba d’acqua si è abbattuta su diverse zone della Vallecamonica. Anche il Blé, torrente che scorre dalla Concarena e tocca gli abitati di Cerveno e Ono San Pietro, già protagonista due anni fa di un’alluvione, è esondato. Sin dalle ore successive all’evento sono in corso lo svasamento del letto del Blé e l’innalzamento degli argini a protezione delle aree interessate dall’esondazione.

Per evitare situazioni di pericolo in caso nuove di forti piogge, il sindaco di Cerveno Marzia Romano ha emesso un’ordinanza per garantire l’incolumità delle persone e limitare la permanenza sia nelle aree interessate dall’esondazione sia in quelle a maggior rischio idrogeologico per una fascia di 350 metri dal Blé in sponda destra e sinistra.

Questo perché i recenti monitoraggi per gli eventi di colata lungo l’asta del torrente hanno rilevato un’accelerazione del movimento franoso tra i sei e i dieci centimetri annui. Devono essere interrotte tutte le attività non strettamente legate all’accudimento di animali, alla lavorazione dei terreni o alle attività aziendali, ponendo al sicuro animali e macchinari. La Protezione civile ha attivato il monitoraggio dell’area e resta in stato di allerta, in attesa del ripristino di una situazione che consenta di revocare l’ordinanza.

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