Forte delle esperienze sulla Riserva delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo e sul Parco archeologico di Luine a Darfo, l’Associazione Zamenhof Art in collaborazione con ArchExperience è stata scelta dall’Amministrazione Comunale di Sellero per il rilancio del proprio parco archeologico, situato in località Carpene.

Con la stagione estiva alle porte le due associazioni si sono subito messe in moto affinché il sito possa tornare a diventare fruibile da tutti già nelle prossime settimane: già effettuata una pulizia straordinaria da rovi e sterpaglie, una sistemazione provvisoria della pannellonistica, la realizzazione di materiale pubblicitario e la messa a punto di un programma di eventi per la prossima estate.

Obiettivo far scoprire e riscoprire questo importante sito, tramite la sua apertura, ma anche con conferenze, spettacoli, laboratori e visite notturne. Un lavoro che fa parte di un progetto più ampio, legato al lavoro di studio effettuato negli ultimi due anni sui siti d’arte rupestre della Vallecamonica, affinché possano diventare siti di attrazione sia da un punto di vista storico e culturale, ma anche turistico.

Nel caso di Carpene di Sellero, il lavoro è stato fatto a tempo record, se si considera che la delibera della Giunta Comunale per assegnare il sito alle due associazioni risale al febbraio scorso. Per questo, Zamenhof Art si è appoggiata alle numerose associazioni del territorio ed alla consulenza scientifica di Umberto Sansoni, archeologo che ha diretto tutte le principali campagne di scavo dell’area di Sellero. Un lavoro a cui, nei prossimi mesi, si aggiungerà l’intervento della Fondazione La Valle dei Segni per sostituire la cartellonistica e le parti più deteriorate delle passerelle.

Il progetto su Sellero, fanno sapere da Zamenhof Art, “si inserisce nell’ottica di una visione concreta e sinergica dei vari parchi che compongono il primo sito Unesco italiano, poiché a poco può servire far funzionare al meglio un singolo sito se gli altri sono in stato di abbandono o funzionano in maniera discontinua. Occorre innanzitutto mettere a punto e rodare un modello gestionale efficace e duttile, capace di adattarsi alle diverse esigenze e caratteristiche dei vari siti (la Riserva, Luine e Sellero sono, ad esempio, molto differenti tra loro, da tutti i punti di vista) e formare il personale necessario: è quello che da più di due anni stanno facendo Zamenhof Art e ArchExperience, con tutti i limiti delle scarsissime risorse economiche finora avute a disposizione e delle molte difficoltà e resistenze incontrate”.

La “rinascita” di Carpene avrà luogo a partire da domenica 5 maggio, quando in mattinata sarà presentata la nuova gestione, e, alle ore 10:15, si terrà “Domenico e le rocce di Carpene-Una storia nella storia”, ricerca a cura di Daniele Bressanelli e dialogo a più voci sulla figura di Domenico Bernardi, a cura dell’Associazione Smart.

Gli altri eventi in programma nel sito prevedono, il 2 giugno, il monologo “Al tramonto del sole di York” di Sergio Scorzillo; il 9 giugno laboratori e performance artistiche. Il 7 luglio appuntamento con “Il pazzo e la cagnetta Maggie” con Virginio Patarini e Ilaria Marini; il 4 agosto visite guidate ai parchi delle Rose camune e l’8 settembre “La voce di Cassandra” con Ilaria Marini. Ogni appuntamento sarà seguito da una visita notturna alle incisioni rupestri.

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