Il circolo di Legambiente del Basso Sebino, ha presentato un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione ANAC contro il progetto H2iseO per la linea Brescia-Iseo-Edolo, relativo a più violazioni delle normative nazionali ed europee contenute nel programma di Regione Lombardia, che prevede un investimento per l’intero progetto ferroviario 362,4milioni di euro, 177,6 per gli impianti e 184,8 per i treni.

Per Legambiente l’Ente attuatore, cioè FNM/Trenord, “ha omesso lo svolgimento del dibattito pubblico obbligatorio previsto per le opere che vengono finanziate o cofinanziate con risorse del PNRR come previsto dal nuovo codice degli appalti. ll progetto non contiene i criteri tecnici che consentono di determinare se si contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all’adattamento ai cambiamenti medesimi e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale. Al contrario le modalità di produzione dell’idrogeno, previste nei tre impianti di Brescia, Iseo ed Edolo, arrecano danno ambientale per l’uso di metano o biometano, con la produzione di Co2”.

Gli ambientalisti sostengono nell’esposto che il Ministero delle infrastrutture non abbia ancora valutato il livello di sostenibilità del progetto per gli aspetti di natura ambientale, trasportistica, energetica, tecnico-operativa, di sicurezza, economico-gestionale e il cronoprogramma di attuazione dell’intervento. Per questi motivi viene chiesta la sospensione dei lavori per consentire l’apertura d’urgenza del dibattito pubblico ai sensi del nuovo codice degli appalti. In merito alle tre gare per la progettazione, produzione e distribuzione dell’idrogeno di Brescia, Iseo ed Edolo vengono segnalate violazioni sull’affidamento e l’esecuzione dei contratti pubblici e che le risorse economiche indicate nelle gare non sono ancora disponibili.

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