Domenica di festa e di celebrazioni, per l’Avis Intercomunale dell’Alta Valle di Edolo, che proprio oggi festeggia i suoi primi cinquant’anni di attività. Era il 1974 quando la sezione nacque, da una costola di quella di Breno, facendo riferimento all’allora neonato ospedale edolese.

L’affluenza al gruppo fu subito immediata, passando dai primi trenta volontari di allora ai 352 di oggi. Un numero buono, quello attuale, ma purtroppo in calo rispetto al passato: prima la pandemia e poi una direttiva europea sulle sale prelievi ha costretto i donatori del gruppo a dover scendere fino ad Esine per i prelievi, cosa che ha fatto calare il numero, che aveva raggiunto nel 2020 quota 460.

Anche le donazioni sono scese per lo stesso motivo, passando dalle 913 pre-pandemia alle 765 dell’anno scorso. La sezione dell’Alta Valle raggruppa i Comuni di Berzo Demo, Capo di Ponte, Cedegolo, Corteno Golgi, Cevo, Edolo, Incudine, Monno, Malonno, Paisco Loveno, Pontedilegno, Saviore dell’Adamello, Sonico, Temù, Vezza d’Oglio e Vione: dal 1974 ad oggi ha raccolto 24.300 donazioni, con il coinvolgimento di oltre 1.400 persone, tra volontari e collaboratori.

Tornando alla giornata di festa, il programma vuole il ritrovo in piazza Donatori di Sangue per la posa di una corona al monumento all’ingresso dell’Ospedale, il corteo e la Santa Messa celebrata da don Marco Iacomino.

Quindi, al cinema-teatro Don Bosco la consegna delle benemerenze: in tutto 58, di cui 20 per chi ha raggiunto le otto donazioni, 15 per chi ha effettuato 16 donazioni, una per chi ha donato 36 volte, 12 per chi ha effettuato 50 donazioni, 9 per chi ha donato 75 volte ed una per il raggiungimento delle cento donazioni.

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