È stata riaperta poco dopo le 18:30 di mercoledì la Statale 42 a Edolo, interrotta dopo la galleria dalla sera di martedì. Ventiquattr’ore circa in cui i paesi dell’alta Vallecamonica sono rimasti isolati, con disagi per studenti e lavoratori.
L’unica alternativa consisteva nel passaggio sulla Via Valeriana che da Mu porta a Incudine, una strada non adatta a tutte le vetture e preclusa a pullman, furgoni e camion, regolata per l’emergenza a senso unico alternato, con le forze dell’ordine e la Protezione civile a gestire il traffico.
Infatti appena 200 metri oltre la galleria austroungarica, in direzione di Ponte di Legno, si sono staccati massi e detriti per una cinquantina di metri cubi. Oggi i disagi proseguiranno perché sono stati posizionati i semafori per il senso unico alternato sul tratto, attivi dalle 8 alle 17 per i lavori di posa di nuove reti paramassi sul versante dello smottamento. Le reti e i tiranti già esistenti, infatti, non hanno resistito e si sono strappati per le dimensioni dei massi franati. Dopo il sopralluogo di Anas e del geologo avvenuto nella mattinata di ieri, è intervenuta un’impresa specializzata, che ha sgomberato il materiale, disgaggiato e ripulito la roccia.
Un’altra frana, sempre in territorio di Edolo, è caduta nelle ore notturne su via Glere, una sterrata che corre vicino all’Oglio, sull’altro versante e quasi prospiciente la statale, che raggiunge alcune cascine. Qui le operazioni di pulizia e riapertura si prospettano più complicate: i mezzi pesanti non riescono ad accedere alla zona e i massi dovranno essere frantumati sul posto e portati via con i trattori. In questo caso si tratta di circa 20 metri cubi di roccia scivolati sul sedime della stradina.
Migliora intanto la situazione a ovest del paese, dove il giorno di Pasquetta una quindicina di persone sono state evacuate per l’esondazione di un torrente che scende da Mola, con fango e detriti che hanno invaso tutto, costringendo per qualche ora a chiudere anche la statale 39 dell’Aprica. Ieri è stato effettuato il sopralluogo in quota con i tecnici di Regione per concordare l’intervento di sistemazione.