Ha un nome la società che si dovrà occupare della realizzazione di un impianto voluto dalla Comunità Montana per la trasformazione e commercializzazione del latte camuno. A seguito della chiusura del bando presentato nella primavera scorsa, l’ente comprensoriale ha istituito un’apposita Commissione che ha valutato l’unica domanda presentata, ovvero quella della Società Agricoltura Etica nella Valle dei Segni, considerandola conforme al bando.

Da qui, il via libera dell’assegnazione -come previsto- di un milione e mezzo di euro per il progetto, a fronte di una spesa complessiva di 3,9 milioni di euro. La struttura sorgerà in media/bassa Vallecamonica: entro dieci anni dovrà essere a regime per lavorare circa sei milioni di litri di latte all’anno, coinvolgendo diciotto imprese agricole presenti sul territorio camuno.

Ai tempi della presentazione del bando Enrico Dellanoce, assessore all’Agricoltura in Comunità Montana, aveva smentito l’intenzione di opporsi, con questa struttura, al lavoro di Cissva: “il bando vuole aiutare gli allevatori del territorio”, aveva detto, “ha come unica finalità far nascere un nuovo impianto produttivo in grado di garantire i 70 centesimi al litro necessari per la sopravvivenza dell’agricoltura di montagna, anziché i 50 centesimi circa di oggi, che non sono sufficienti nemmeno per remunerare i costi di produzione”.

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