Via Fiume, via Trento, via San Vigilio. Da venerdì non saranno più tre semplici vie di Cevo, ma tre luoghi della memoria, grazie alla posa delle “pietre d’inciampo“, che giungono così anche in Vallecamonica dopo aver interessato diverse città d’Italia.

Accadrà nel pomeriggio, quando, per un’iniziativa promossa da Museo della Resistenza di Valsaviore, Comune di Cevo e Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura in occasione della Giornata della Memoria 2020, alla presenza dell’artista tedesco Gunter Demnig, si ricorderanno le vittime delle dittature fascista e nazista attraverso la posa sulla strada di piccole lastre di ottone.

Le vie non sono state scelte a caso, ma sono quelle dell’ultimo indirizzo di residenza, prima dell’arresto e della deportazione, di Francesco Vincenti, Innocenzo Gozzi e Giovanni Battista Matti, tre cevesi che vennero deportati nel campo di concentramento di Mauthausen e che non fecero più ritorno a casa. Sulle pietre si potranno leggere nome e cognome, luogo e data di nascita e di morte.

L’intento di queste opere è quello di far ricordare a chiunque vi cammini sopra e ci inciampi la deportazione e gli orrori del secondo conflitto mondiale.

La giornata inizierà alle 14:00 nella sala consiliare del municipio di Cevo, dove interverrà Alberto Franchi, Vicepresidente del CCDC. Lungo il percorso gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado “Bernardino Zendrini” di Cedegolo, Cevo e Berzo Demo leggeranno dei testi, accompagnati dal maestro fisarmonicista Marco Davide.

La conclusione si terrà presso la Piazzetta della Memoria, con le letture a cura degli studenti della Scuola Secondaria di primo grado “Bernardino Zendrini” e l’intervento del Presidente del Museo della Resistenza di Cevo Guerino Ramponi.

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