Non è una vittoria ancora, ma sicuramente quanto ottenuto nei giorni scorsi dal Comune di Monte Isola relativamente a una vicenda che vede protagoniste le isole cosiddette “minori” è già un primo passo verso un importante riconoscimento, che permetterebbe all’isola lacustre di effettuare delle opere pubbliche sul proprio territorio.

Ma andiamo con ordine: nel 2015 Monte Isola aveva ottenuto di entrare a far parte dell’elenco delle “isole minori” italiane, diventando l’unica isola lacustre presente nell’elenco. Far parte di questo gruppo significa accedere a fondi specifici elargiti dal Dipartimento Casa Italia per le Politiche del Mare e la Protezione Civile.

Eppure nel gennaio scorso un avviso pubblicato dal Dipartimento per la selezione di proposte progettuali per opere di prevenzione del rischio sismico dice esplicitamente di essere rivolto solo alle isole marittime, escludendo di fatto Monte Isola.

Ad accorgersene i funzionari del Comune, che hanno avviato così un dialogo con il Dipartimento, invano. Alla fine, si è deciso di impugnare l’avviso pubblico al Tar del Lazio. I giudici hanno accolto l’istanza cautelare, ammettendo con riserva Monte Isola al bando, ma l’udienza per la trattazione del merito è stata fissata al 3 luglio. Il Comune ha già le idee chiare sui progetti per cui chiederebbe un finanziamento: sarebbero opere di riqualificazione sismica sul municipio, le scuole e i muri a lago a Peschiera, dal valore di otto milioni di euro.

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