Un’altra assemblea pubblica che, se non portare ad una soluzione, proverà a tenere accesi i riflettori su una situazione che la Vallecamonica conosce bene e che si trascina dietro da troppo tempo. Parliamo dell’ex Selca di Forno Allione, a Berzo Demo, e dei rifiuti industriali stoccati all’interno ed all’esterno dello stabile, una vera e propria minaccia per la zona e non solo: basti pensare che, in caso di alluvione del torrente Allione o dell’Oglio le scorie velenose presenti nei rifiuti potrebbero raggiungere anche il lago d’Iseo; senza contare, poi, le possibili infiltrazioni nel sottosuolo che renderebbero la situazione ancora più grave ed allarmante.

Una situazione che tutti conoscono, dicevamo, ma su cui bisogna tenere alta l’attenzione: per questo, venerdì 3 maggio, alle ore 20:00, nella Sala Polifunzionale di Berzo Demo si terrà un’assemblea pubblica promossa dall’Unione dei Comuni della Valsaviore, Legambiente Lombardia e dalle associazioni del territorio, che vedrà l’introduzione di Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente, e gli interventi di Giovan Battista Bernardi (sindaco di Berzo Demo), Fabio Cambelli (Direttore di Arpa Lombardia), Sandro Bonomelli (presidente della Comunità Montana) e Giampiero Bressanelli (consigliere provinciale nonché sindaco di Sellero).

Presenti anche i rappresentanti del G16, ovvero i Comuni del lago d’Iseo, quelli delle associazioni del territorio e delle forze politiche regionali. Un invito è stato esteso anche a Giorgio Maione, assessore regionale all’Ambiente.

L’assemblea vuole ricordare la gravità della situazione e la minaccia che i rifiuti tossici continuano a rappresentare per la Vallecamonica e il lago d’Iseo, oltre a chiedere, tramite le parole dei presenti e del pubblico, che si intervenga per una soluzione definitiva il prima possibile.

Proprio lunedì scorso, intanto, è giunta la sentenza del Tar che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal curatore fallimentare, che chiedeva l’annullamento dell’ordinanza dell’allora commissario prefettizio di Berzo Demo con cui gli si imponeva di procedere alla rimozione dei rifiuti. Il Comune, ora, attende le mosse del curatore, e si dice pronto ad agire se da questo non sarà avviato il processo di smaltimento.

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