Le sue ceneri sono tornate a casa nel giorno del suo compleanno, il 16 febbraio.

A Gianico è stato così possibile dare l’ultimo saluto a Michele Mondini, morto a 40 anni nel novembre 2017 per un tumore al cervello.

Per volontà sua e dei suoi familiari il corpo del giovane camuno è stato messo a disposizione della scienza e studiato per mesi al centro di scienze biomediche e motorie dell’Università di Bologna.

Nel frattempo gli amici di Michi stanno già organizzando per il 5 maggio 2019 la seconda edizione della Run Aragosta, manifestazione podistica che l’anno scorso ha permesso di raccogliere fondi per acquistare attrezzature per l’hospice dell’ospedale di Esine, consegnate l’estate scorsa, in ricordo della sua grande generosità.

 

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