Con l’arrivo della primavera due importanti opere sono iniziate a Borno: il rifacimento della pavimentazione di via Vittorio Veneto e la ciclopedonale che raggiungerà la partenza degli impianti di risalita.

Con il rifacimento del fondo della via che attraversa il cuore commerciale del paese si vanno a risolvere due problemi: il primo riguarda i rattoppi a cui la pavimentazione di via Vittorio Veneto era continuamente soggetta, il secondo l’accesso alla stessa, che da tempo non era più controllato. Nessuno più, oltre ai residenti e a chi ha attività commerciali, potrà entrare nella zona che diventerà area pedonale. I vecchi pilomat saranno sostituiti da un sistema di controllo elettronico degli accessi che, mediante cinque telecamere posizionate ai punti di ingresso dell’area, consentirà di controllare il rispetto delle regole.

I lavori per ora riguarderanno la parte più a nord della via, nel frattempo è in fase di approvazione il progetto per il completamento dell’opera, in modo da poter affidare, già nelle prossime settimane, anche la restante parte.

L’altra opera che ha preso il via e che vedrà la luce, tempo permettendo, in circa tre mesi, è quella che vede la realizzazione di una pista ciclopedonale che valorizza una delle passeggiate più battute in tutte le stagioni: il ponte della Val Camera (dove era già stata realizzata una passerella a sbalzo) sarà collegato alla partenza degli impianti di risalita con un percorso a lato della strada in totale sicurezza.

Tanti, residenti e turisti, utilizzano via Funivia per la passeggiata pomeridiana: a lavori finiti il percorso sarà in completa sicurezza e consentirà a Borno di proseguire col rilancio turistico dell’intera area, su cui insistono non solo gli impianti di risalita ma tante altre attività private tra cui un campeggio, un albergo, un parco avventura e l’area camper.

“Due progetti strategici – ha commentato il sindaco Matteo Rivadossi presentandoli – che non fanno che continuare a posizionare tasselli nel progetto ben più grande che rivede tanto il centro storico quanto le aree più periferiche ma dal grande valore turistico”.

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