Nei giorni scorsi sulla scrivania deal direttore generale dell’Asst di Vallecamonica Maurizio Galavotti è arrivata una lettera firmata dagli infermieri dell’ospedale di Esine, che hanno voluto dire la loro sulle nomine a Cavalieri della Repubblica da parte del Capo dello Stato di 31 dipendenti del presidio camuno.

Una cinquantina di firmatari, dicendosi amareggiati e perplessi, sottolineano che il riconoscimento “sembra aver dimenticato chi veramente era in prima linea 24 ore su 24, a favore di alcuni amministrativi o di altri esponenti di servizi non essenziali”.

La lettera sottolinea che “La stessa direzione generale ha parlato di dipendenti che hanno lottato ogni giorno a rischio della vita, a diretto contatto con la paura degli ammalati e il dolore immenso dei parenti e con la morte, e anche il presidente Mattarella ha fatto l’esempio di donne e uomini che hanno dato anima e corpo, giorno e notte, per salvare vite nella trincea. Per questo non capiamo come dalla lista possano essere stati esclusi gli infermieri”.

In altre Asst e Ats è stato reso noto, accanto al nome dei nuovi cavalieri, il gesto considerato eroico da essi compiuto. Nella lettera viene chiesto che lo stesso faccia Asst di Vallecamonica, ma entro il 2 giugno, giorno di consegna ufficiale delle benemerenze in prefettura a Brescia.

Nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali Cgil e Cisl Funzione Pubblica e Uil Federazioni Poteri Locali con un comunicato stampa erano a loro volta intervenuti sottolineando l’impegno di tutti coloro che lavorano nella sanità camuna. La polemica, giunta da più parti, era corsa anche sui social ed evidentemente non si è ancora placata.

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